Secondo un rapporto di Avison Young gli investitori stranieri sono tornati alla carica. Nel 2023 infatti gli acquirenti internazionali hanno costituito il 32,4% degli investitori, superando i dati del 2021, del 2022 e leggermente anche il 32,3% registrato nel 2020, rivendicando la quota più alta del pool di acquirenti dal 2019.
Una tendenza riconducibile alla maggior facilita all’acquisto “cash” da parte degli acquirenti stranieri a discapito degli investitori domestici, che sono invece stati ridimensionati degli aumenti dei tassi del 2022. In particolare, primi in termini di volume di dollari gli investitori provenienti da Qatar e Giappone, sopra al miliardo i primi e poco sotto i secondi.
Sebbene gli investitori stranieri abbiano dominato la scena nel 2023, i tre potenziali tagli dei tassi previsti dalla Federal Reserve potrebbero livellare il campo di gioco, portando nel 2024 ad una maggiore concorrenza tra acquirenti internazionali e domestici. Il vantaggio di poter pagare interamente in contanti, di cui hanno goduto i facoltosi investitori stranieri nel 2023 potrebbe essere parzialmente compensato da una migliore accessibilità ai finanziamenti per gli acquirenti locali.
Di conseguenza il mercato potrebbe vedere una distribuzione più equilibrata degli investimenti tra operatori esteri e nazionali, sebbene nel complesso, le dinamiche sempre in evoluzione presenteranno agli investitori sia sfide che opportunità. Nel panorama immobiliare di New York City del 2024 ad avere successo, come sempre, sarà chi saprà adattarsi meglio alle condizioni del mercato.