Il Flatiron Building, emblema dello splendore architettonico di New York City, sta per vivere una significativa trasformazione dato che la Brodsky Organization, una potenza nel panorama immobiliare della città, ne ha acquisito una “sostanziale partecipazione” ed in collaborazione con gli attuali proprietari GFP Real Estate e il The Sorgente Group, assumerà il ruolo di guida nella ridefinizione della prestigiosa eredità di questo iconico palazzo.
La proprietà, dopo un’asta che ha tenuto con il fiato sospeso gli appassionati del settore immobiliare di tutto il mondo, ha trovato una base stabile sotto la tutela del GFP Real Estate di Jeff Gural che ha sigillato l’affare a 161 milioni di dollari dopo il fallimento di un altro investitore che si era aggiudicato l’asta offrendone 190, salvo poi non soddisfare i requisiti di deposito.
A tenere banco al centro della questione è l’atteso cambio di destinazione d’uso dell’edificio, una conversione da commerciale a residenziale del valore di circa 100 milioni di dollari. Tuttavia, i dettagli di questa trasformazione sono ancora avvolti nel mistero, il Flatiron Building abbraccerà una vocazione totalmente residenziale o adotterà un approccio ad uso misto, unendo spazi abitativi a destinazioni commerciali e di ricezione turistica, come ad esempio un Hotel?
Qualunque forma assumerà, con il Flatiron Building immerso in questa metamorfosi, la città è travolta da un vortice di entusiasmo e speculazione. L’edificio, già un gioiello dello skyline cittadino, si appresta infatti a diventare un indirizzo ancora più prestigioso ora che la prospettiva di chiamare questo capolavoro architettonico casa, o anche solo di viverci durante un viaggio, non è più una lontana fantasia comune sia ai turisti che ai newyorkesi, ma una realtà tangibile, pronta a prendere forma.