Stando a quanto riportato dal National Weather Service, l’uragano Lee non dovrebbe colpire in maniera diretta l’area metropolitana di New York.
Nonostante ciò, potrebbe generare al contempo forti venti nella regione e piccole inondazioni costiere in alcune aree di Long Island. Il meteorologo capo dell’agenzia, John Cristantello, ha infatti spiegato che le raffiche potrebbero aumentare fino a toccare le 25-30 miglia orarie, diventando particolarmente intense proprio nel corso della giornata di oggi.
“Si prevede che la zona orientale di Long Island vedrà venti ancora più violenti, tra le 35 e le 45 miglia orarie”, ha dichiarato Cristantello nel pomeriggio di venerdì, “Le raffiche e le piogge generate dall’uragano, inoltre, potrebbero verificarsi anche al di fuori del centro della tempesta stessa”.
Naturalmente, l’uragano Lee interesserà da vicino anche le spiagge di Long Island. Proprio per questo motivo, il meteorologo del National Weather Service ha esortato turisti e cittadini a restare lontani dal mare, almeno fino al termine del weekend. Cristantello ha infatti concluso “Le correnti di strappo là fuori sono pericolose a questo punto, e dovrebbero continuare per gran parte del fine settimana, almeno fino a domenica. Ci saranno onde temibili”.
New York non sarà certo l’unica città coinvolta, anche se in maniera indiretta, dalle problematiche generate dalla calamità naturale. Nelle ultime ore, infatti, l’uragano si sta avvicinando sempre più maggiormente al New England ed al Canada orientale, estendendosi per oltre 650 chilometri in “compagnia” di violente precipitazioni e raffiche di vento.
Nel frattempo, nel Massachusetts e nel Maine le autorità locali hanno emesso un’allerta per tempesta tropicale. Proprio in quest’ultimo Stato, in particolare, secondo il parere degli esperti, l’uragano potrebbe provocare una serie di problematiche alquanto considerevoli. Qui, infatti, vi è la maggior parte delle foreste del Paese, la cui salubrità potrebbe essere messa a repentaglio dalle piogge e dal vento.