Il sindaco di New York Eric Adams ha incontrato martedì il premier israeliano Benjamin Netanyahu – in quello che diversi osservatori ritengono sia un tentativo di ammaliare l’elettorato ebreo conservatore della Grande Mela in vista delle elezioni comunali del 2025.
I due, fanno sapere dall’ufficio di Netanyahu, “hanno discusso delle illimitate possibilità di cooperazione tra la città di New York e lo Stato di Israele nei settori della tecnologia, dell’innovazione e del turismo”.
“Sei un grande amico di Israele”, ha detto Netanyahu ad Adams, definendo la Grande Mela “una città che è il centro intellettuale, culturale e finanziario del mondo, e noi siamo un’altra sorta di centro”. Dopo l’incontro, i due politici hanno assistito a una mostra della società Aleph Farms, assaggiando carne coltivata in laboratorio e altre proteine alternative sviluppate dall’azienda israeliana.
Nelle stesse ore Adams ha incontrato anche due leader delle proteste che da mesi stanno scuotendo Israele per contestare la riforma giudiziaria voluta dal Governo ultraconservatore di Netanyahu, che rischia di minare l’indipendenza della magistratura israeliana.
La tre-giorni, che è la terza all’estero in assoluto per Adams e la prima in Israele da quando è diventato sindaco, arriva in un momento particolarmente difficile per la città. L’amministrazione dem deve infatti fare i conti con una crisi migratoria epocale, oltre al proposto commissariamento federale del carcere di Rikers Island e all’indagine delle forze dell’ordine su un ex funzionario del suo gabinetto esecutivo.
Israel and New York City have so much in common.
Our shared values of faith and perseverance give us the same drive to always be better, and to fight for democracy, prosperity, and peace. pic.twitter.com/OiOReNDCJg
— Mayor Eric Adams (@NYCMayor) August 22, 2023
Secondo il Times of Israel, Adams aveva trascorso la giornata di lunedì a parlare con i rappresentanti delle fedi ebraica, musulmana, cristiana e drusa in Israele, esortandoli all’impegno sociale. “Ciò che impariamo nelle nostre chiese, sinagoghe e moschee non può rimanere nell’ambiente sterilizzato dei nostri luoghi di fede”, ha detto il sindaco.
Adams ha poi scherzato con i giornalisti dicendo di adorare la cucina israeliana, lasciando scherzosamente intendere di star pensando di ritirarsi nel Paese mediorientale al termine della carriera. “Amo Israele e ho altri [Paesi] che terrò segreti in modo che la stampa non possa trovarmi quando mi ritirerò”.