Brutte notizie per i topi newyorkesi. Le strade della Grande Mela, da tempo colonizzate dai roditori, sembrano infatti sempre più popolate da colonie di gatti randagi che non trovano più posto nei rifugi sparsi per i cinque boroughs.
Alcuni amministratori di shelters per animali hanno riferito di ricevere “centinaia di richieste al giorno” per accogliere i felini – mentre chi può permetterselo ha iniziato a sterilizzarli. Ad incidere sul boom di gatti randagi pare essere l’aumento delle adozioni durante e post-Covid e la temporanea sospensione dei programmi di sterilizzazione, oltre al carovita che ha reso significativamente più dispendioso provvedere alla loro alimentazione e cura.
Attualmente alcune stime approssimative ritengono che dal Bronx a Staten Island siano “a spasso” dai 500.000 a un milione di gatti. “Vediamo gatti abbandonati ovunque. Gattini messi fuori in scatole. È peggio che mai”, ha dichiarato Will Zweigart, fondatore della clinica Flatbush Veterinary Clinic di Brooklyn, al New York Post.
In città iniziano così ad aumentare le cliniche veterinarie ad hoc che offrono un servizio di sterilizzazione per i randagi. “In pratica stiamo facendo il lavoro della città, che è il controllo degli animali”, dice una di loro. “Sono animali domestici e non dovrebbero vivere per strada. Così come non abbiamo cani che girano per le strade, non dovremmo avere gatti”.
Ma da City Hall, a parte qualche donazione sporadica, finora non è arrivata alcuna risposta incisiva. Un rappresentante del Dipartimento della Sanità di New York si è limitata a dichiarare che la città sta “discutendo attivamente i modi per collaborare meglio su questa e altre questioni relative al benessere degli animali”, oltre a “lavorare a stretto contatto” con volontari e gruppi e finanziarli per gestire la situazione dei gatti randagi in modo umano.
Considerato che la popolazione di topi è stimata a 2 milioni, le strade della Grande Mela sembrano insomma destinate a diventare un unico grande episodio di Tom & Jerry.