Samuel Miele, specializzato nella raccolta di contributi elettorali per il controverso congressman repubblicano George Santos, è stato incriminato questa mattina nella corte federale di Brooklyn per truffa, per aver impersonato un aiutante di alto rango di Kevin McCarthy, lo speaker della Camera, per raccogliere fondi.
Miele è stato accusato di aver utilizzato un account di posta elettronica con il nome dell’aiutante per inviare solleciti di raccolta fondi a potenziali contributori per Santos tra agosto 2021 e dicembre 2021. Ha anche firmato e-mail con il nome dell’aiutante.
La truffa organizzata da Miele, secondo gli inquirenti federali, era semplice: spacciandosi per l’aiutante di McCarthy chiedeva i soldi e per questo riceveva una commissione del 15% per ogni contributo.
Miele è accusato di aver inviato un messaggio lo scorso settembre a Santos in cui ammetteva di aver falsificato la sua identità a un grande donatore, ma affermava di essere “ad alto rischio, alta ricompensa in tutto ciò che faccio”.
Miele è stato incriminato per truffa telematica e un conteggio di furto di identità aggravato. Si è dichiarato non colpevole ed è stato rilasciato su cauzione di 150 mila dollari.
Sebbene il nome dell’aiutante non sia menzionato nel rinvio a giudizio, l’organizzazione End Citizens United ha presentato l’anno scorso una denuncia alla Commissione elettorale federale secondo cui Miele ha impersonato Dan Meyer, l’ex capo dello staff di McCarthy, durante il ciclo elettorale del 2020 e del 2022.
L’accusa a Miele arriva dopo che Santos è stato incriminato per frode telematica, riciclaggio, furto di fondi pubblici e due capi d’accusa per aver mentito alla Camera dei Rappresentanti. Si è dichiarato non colpevole delle accuse a maggio.
Il caso contro Santos comporta accuse separate secondo cui avrebbe sottratto denaro dalla sua campagna per uso personale, mentito al Congresso sulle sue finanze e truffato per ottenere assegni di disoccupazione per i quali non aveva diritto. Il suo processo è stato fissato per il 7 Settembre.
.Dopo essere stato eletto, Santos è stato travolto dalle accuse di aver falsificato il suo curriculum e di aver commesso irregolarità finanziarie ed elettorali. Inizialmente dopo le accuse di aver truffato i suoi elettori presentando un curriculum inventato aveva ammesso di averlo solo “abbellito”. Che era stato frainteso quando aveva affermato di essere di religione ebraica con i nonni fuggiti dall’Olocausto, di avere una laurea in legge (che non ha mai preso), di aver avuto una carriera di successo presso due aziende di Wall Street (che non lo conoscono), di essere proprietario di case agli Hampton (che non sono sue).
Ma non solo. Ha detto in un comizio elettorale che la madre era morta l’11 settembre nella South Tower del World Trade Center, ma la donna in quel periodo era in Brasile in attesa che le fosse mandato il duplicato della carta verde che aveva perso. È stato accusato anche di truffa da un ex militare delle unità cinofile dell’Esercito dopo aver lanciato una raccolta fondi GoFundMe per fare operare il cane malato adottato dopo la fine del servizio militare. Secondo il soldato, Santos si è preso i soldi raccolti e ha chiuso la raccolta fondi. Il cane senza l’operazione è morto.