I centralini del 911 sono stremati: doppi turni, poche ferie, quasi nessun giorno di malattia concesso. Le condizioni di lavoro li stanno lasciando esausti e demotivati.
Alcuni gruppi sindacali della categoria hanno raccontato, fornendo le prove, di essere stati recentemente costretti a rimanere in servizio fino a 16 ore al giorno e 80 ore a settimana. “Il personale è insufficiente”, hanno dichiarato, “ma questa situazione non ci permette di essere a disposizione dei newyorkesi come vorremmo. È un grande pericolo per la città”. La scorsa settima, diverse persone hanno segnalato di non essere riuscite a ottenere una risposta da un operatore del 911 quando un camion è esploso a Long Island City.
“Ci considerano lavoratori essenziali solo durante le emergenze o le crisi”, ha detto la rappresentante sindacale Arisleyda Estrella-Skinner, che lavora come centralinista da circa sette anni. “Ma non siamo valorizzati in nessun modo”.
“Gli specialisti delle comunicazioni di polizia della polizia lavorano senza sosta per rispondere alle chiamate di aiuto e fornire un alto livello di professionalità nelle circostanze più sfidanti”, ha scritto in un comunicato la NYPD. Le forze dell’ordine hanno inoltre smentito di essere in una situazione di carenza di personale, indicando come quasi tutte le posizioni siano attualmente occupate. Una dichiarazione che i leader sindacali contestano: per loro, circa 400 delle circa 1.500 posizioni sono vacanti.
Un incarico, quello del centralinista, pagato anche significativamente meno rispetto a molti colleghi in altri dipartimenti. Lo stipendio iniziale è di $42.976, che raggiunge i $58.189 dopo tre anni di servizio. La retribuzione per i supervisori è invece $74.948.