Il numero di cani randagi nei rifugi per animali di New York continua ad aumentare. I nuovi arrivi sono talmente tanti da mettere in grande crisi le strutture sempre più affollate, maleodoranti e rumorose.
I tre centri dell’Animal Care Center (ACC) hanno accolto più di 1.200 esemplari nei primi cinque mesi dell’anno: un incremento di circa il 50% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando furono poco più di 600.
Una delle ragioni più comuni per cui i newyorkesi decidono di staccarsi dai loro cani è il costo della vita che aumenta: quasi tutti, quando si presentano al bancone delle strutture, dicono di non poterseli più permettere.
Nel centro di East Harlem sulla 110ª Strada East, le gabbie sono state dimezzate per fare più spazio ai cani che cercano una casa.
“Siamo sovraffollati – ha detto Katy Hansen, portavoce dell’ACC – e con questi numeri arrivano molte problematiche. Fisicamente è difficile per gli animali: c’è rumore, molti abbai. Ma anche mentalmente, è davvero complicato per loro resistere qui”.
Il rumore è talmente forte che il personale utilizza tappi per le orecchie durante i turni di lavoro. Molti dei cani randagi hanno meno di 4 anni e spesso sono stati adottati o acquistati durante la pandemia, probabilmente per tenere compagnia a padroni rimasti soli in casa ad affrontare il lockdown.
Hansen ha detto che i randagi vengono solitamente ritrovati mentre vagano senza meta per le strade della città o incatenati alle recinzioni.
Malik Mitchell di East Harlem ha trovato uno di questi cani, un giovane meticcio bianco e marrone, legato a un palo sulla 106th Street, legato ad un palo. Il ragazzo lo ha portato al rifugio di East Harlem per verificare se avesse un microchip con le informazioni del proprietario. Se nessuno lo reclamerà, Mitchell ha detto che lo terrà con sé.