Far volare un drone nei cieli di New York è spesso troppo difficile. I permessi da chiedere sono molti e capita di frequente che non vengano concessi.
Per tentare di risolvere il problema, più volte sollevato dalle aziende, il sindaco Eric Adams ha presentato un nuovo processo di autorizzazione per chi voglia utilizzare il suo dispositivo.
Le nuove regole apriranno a un iter di approvazione per richiedenti con licenza speciale che intendono far volare i droni all’interno dei limiti della città, cosa che fino ad oggi è rimasta quasi sempre illegale.
Gli ufficiali della comune hanno dichiarato che il processo non mira a promuovere i voli “ricreativi”, ma punta a rendere l’uso dei droni accessibile alle aziende che in passato erano incerte su come utilizzare legalmente le macchine.
“L’obiettivo è la trasparenza – ha detto Adams – consentendo alle persone di eliminare l’incertezza. Nessuno sapeva come utilizzare o richiedere l’uso di un drone a New York City: stiamo rimuovendo questo ostacolo”.
L’annuncio del sindaco arriva una settimana dopo che la governatrice Kathy Hochul ha annunciato l’utilizzo di alcuni droni per monitorare l’attività degli squali sulle spiagge statali: un’idea verso la quale Adams ha pubblicamente espresso il suo sostegno.
“Ci aiuteranno a monitorare le nostre coste”, ha spiegato Adams, aggiungendo che i droni saranno in grado di lanciare zattere di salvataggio per nuotatori a rischio di annegamento. “Stiamo lanciando iniziative in questo settore in collaborazione con lo Stato”.
Le agenzie dell’amministrazione cittadina hanno già iniziato a utilizzare i droni in qualche occasione, come i programmi pilota chiesti dal Dipartimento dei Trasporti della città per fotografare l’High Bridge che attraversa l’Harlem River, nonché per ricerche in situazioni di emergenza come il crollo di un parcheggio a Lower Manhattan ad aprile.
Le richieste di autorizzazione sono disponibili online. Saranno esaminate dal NYPD e dal DOT, e ci sarà anche un processo di appello per quelle che verranno respinte.