Tutti gli indizi portano a lui. Rex Heuermann, un architetto newyorkese di 59 anni, è stato arrestato per gli omicidi di Gilgo Beach dopo che la polizia ha avuto i risultati del test del DNA effettuati sulle vittime. Il suo, recuperato da una crosta di pizza scartata a gennaio, combacia perfettamente con quello rinvenuto sui capelli di una delle donne uccise. É apparso in tribunale e, senza mostrare alcuna emozione, si è dichiarato non colpevole.
L’accusa è di essere il volto dietro al “killer di Long Island”, una figura diventata nota alle cronache tra il 2010 e il 2011 quando nella zona di South Shore furono ritrovati i resti di oltre 10 donne spesso avvolte in sacchi di iuta. Una figura macabra e misteriosa su cui nel 2013 fu anche prodotta una serie TV, “The Long Island Serial Killer”, in cui venne raccontata la particolare ossessione dell’uomo per le prostitute.
Dopo oltre dieci anni di ricerche, partite grazie al ritrovamento di Shannan Gilbert, la prima vittima, le forze dell’ordine hanno individuato in Heuermann il mostro che stavano cercando.
Un profilo insospettabile, il suo. Padre di due figli, ex compagno di classe dell’attore hollywoodiano Billy Baldwin e fondatore dello studio di architettura RH Consultants and Associates a Midtown, Heuermann ha tra i suoi clienti grandi nomi come Catholic Charities, NYC-DEP Sewerage Treatment e American Airlines.
Un uomo rispettato e di certo non timido nei confronti dei riflettori, come dimostra una lunga intervista pubblicata un anno fa su YouTube dal canale Bonjour Reality. “Sono nato e cresciuto a Long Island – racconta nel video su Youtube – e lavoro a Manhattan dal 1987”.
https://youtu.be/tbQOcEs3aZg
Questa mattina, gli investigatori hanno fatto irruzione nel suo appartamento lasciando sorpresi i vicini di casa. “Sembrava una persona normale”, il commento di Barry Auslander, un 72enne che vive nella sua stessa strada. “Credevo fosse semplicemente un uomo d’affari con una famiglia”.
Prima della sua apparizione davanti al giudice, le autorità hanno reso noti alcuni dettagli che lasciano poco spazio ai dubbi. Dalle fatture collegate a Heuermann, gli inquirenti hanno scoperto come abbia usato un telefono usa e getta per incontrare tre tra le sue vittime. C’è poi la coincidenza degli spostamenti della moglie, sempre fuori dallo Stato al momento degli omicidi di Barthelemy, Megan Waterman e Amber Lynn Costello.
Anche le attività sull’app di incontri Tinder sono un’aggravante. Heuermann ha creato un account fittizio con il nome di “Andrew Roberts” utilizzando un’e-mail a cui ha avuto accesso anche dal suo cellulare personale. Indirizzo usato anche per guardare migliaia di contenuti relativi a prostitute, pornografia infantile e atti sessuali sadici. Alcune delle ricerche? “Ragazza che implora di essere stuprata”, “bella ragazza con il viso livido legata e stuprata”.
C’è poi, come in molti casi di serial killer, una questione di ego. Sono migliaia le volte in cui, dai suoi tanti telefoni, Heuermann ha letto articoli e cercato informazioni sugli omicidi Gilgo Beach, tornando più volte su contenuti come “perché il serial killer di Long Island non è stato catturato” o “perché le forze dell’ordine non sono riuscite a rintracciare le chiamate effettuate dal serial killer di Long Island”.
“Siamo contenti se effettivamente sono riusciti a trovare qualcuno a cui attribuire questi omicidi”, ha detto al NY Post John Ray, avvocato di famiglia di due delle presunte vittime di Heuermann.
L’arresto è arrivato anche grazie alla creazione da parte del nuovo commissario di polizia della Contea di Suffolk di una task force speciale per portare avanti le indagini. Un gruppo di agenti che negli ultimi mesi ha ricevuto assistenza anche dalla polizia statale, dagli sceriffi locali, dall’ufficio del procuratore della Contea e dall’FBI.