C’è molta, moltissima Italia lungo la spiaggia di Coney Island. Qui, a sud di Brooklyn, dove l’aria frizzante dell’oceano rende più gradevole l’estate, si è appena conclusa un’intera settimana di festeggiamenti per i 120 anni del Luna Park più cinematografico del mondo. Ed ha un’impronta tricolore, quella della famiglia Zamperla, che ha le redini del divertimento dei newyorkesi da dieci anni, ma che ne è protagonista da molto di più.
Tutto comincia con un circo fondato da Angelo Zamperla, da sua moglie che faceva la cavallerizza e dai loro undici figli, tutti acrobati. Una famiglia che si fece conoscere nel tempo al punto che ispirò persino Federico Fellini per il film La Strada.
Ma mentre Angelo decise nel tempo di dedicarsi ad altro, a metà ‘800 uno dei suoi figli acrobati cominciò a realizzare giostre in modo artigianale. Si chiamava Antonio Zamperla e non poteva ancora immaginare quanto ciò che stava facendo sarebbe stato fondamentale per i suoi eredi.
Alla fine della seconda guerra mondiale, Antonio Zamperla ideò il primo autoscontro. E dopo qualche anno fondò a Vicenza la sua società. Era il 1966. Ma fu il figlio Alberto, morto l’anno scorso a 71 anni, a cominciare a guardare oltre e ad investire in America, con un’intuizione che superava ogni timore e pregiudizio.

Quel Luna Park di Coney Island, così vicino a bande criminali, nel cuore del quartiere che ispirò il film sui Warriors, ovvero i Guerrieri della Notte, non lo spaventò. L’avventura ebbe inizio. E andò avanti al punto che oggi a gestire l’intera area sono i suoi figli, Antonio, il Ceo che porta con orgoglio il nome del nonno, e Alessandro.
Una storia di famiglia, dunque, che si intreccia con quella di un’area ridente, poi in declino, ed oggi nuovamente meta di molti newyorkesi in cerca di una tregua, tra spiaggia e giochi che sanno togliere il fiato. E non è un caso che oggi la Zamperla, eccellenza italiana, sia diventata il maggior produttore al mondo di giostre, sia per numero sia per tipologia.
E allora lasciamo che sia Antonio Zamperla a dire come stanno andando gli affari in quel di Brooklyn: “Abbiamo chiuso positivamente il 2022 con una crescita di fatturato del 20% e ci avviciniamo a grandi passi alle performance pre-covid – dice – Il futuro ci aspetta e ci vede in prima linea nella sicurezza e nell’accessibilità, nelle tecnologie IOT e nell’intelligenza artificiale applicate alle giostre, nell’utilizzo di materiali come alluminio aeronautico e carbonio strutturale”.
Un piede nel passato e nella tradizione, ma l’anima nel futuro, e non solo a Coney Island: “Quando mio padre propose la mia nomina a CEO, 4 anni fa – dice Antonio Zamperla – decidemmo anche di inserire nel team i migliori esperti al mondo del nostro settore con l’obiettivo di integrare la nostra immagine di azienda italiana capace di fare innamorare i colossi del mondo come Disney e Universal per il design e la creatività, con l’immagine di una realtà con una forte spinta verso l’innovazione e la tecnologia”.

E aggiunge: “Con la celebrazione dei 120 anni di Coney possiamo affermare di esserci riusciti e di essere fortemente motivati ad andare avanti in questa direzione per essere sempre più rilevanti nel futuro”.
Le novità in vista sono molte. Nella settimana dedicata ai festeggiamenti a Coney Island, la Zamperla ha presentato Integrated Rides: si tratta di una rivoluzione nel settore del divertimento e dei parchi perché indica la compresenza di più attrazioni in uno spazio ridotto.
Un esempio è proprio nella nuova area inaugurata in questi giorni di festa a Brooklyn, con due giostre che prendono i nomi dei nonni Zamperla e che propongono movimenti intrecciati, sensazioni definite “imprevedibili”.
La Zamperla ha realizzato quattro giostre integrate, con lo stesso concetto, al Ferrari World di Abu Dhabi.
“Proponiamo un nuovo modello di divertimento” dice Zamperla, che fa capire come la famiglia da sempre è spinta dal desiderio di veder sorridere le persone. Il futuro dell’azienda è nell’intelligenza artificiale, sia per quanto riguarda la manutenzione delle giostre, che diventa da preventiva a predittiva, sia per la misurazione dell’intensità con cui chi sale su una giostra vive le proprie emozioni, con uno studio sui parametri biometrici e sulle espressioni del volto.
“Continuano a chiedermi se nel nostro settore vince l’uomo o la macchina – conclude Antonio Zamperla – Noi usiamo software di ultima generazione, ma la parte umana è predominante. È grazie all’uomo che la macchina diventa giostra per trasportarci in un mondo magico. Ci troviamo spesso a immaginare l’impossibile, a volte lo facciamo diventare realtà, altre volte rimane un progetto che ha osato troppo, ma sono convinto, citando Walt Disney, che fare l’impossibile sia una specie di divertimento”.
Il luna Park di Coney Island in estate è aperto tutti i giorni. Si raggiunge facilmente da Manhattan con la metropolitana. A due passi c’è l’acquario di New York. Una meta perfetta anche per turisti con bimbi al seguito.