Se la vostra passione è cucinare gustosi manicaretti a base di carne o pesce, c’è un posto – anzi due – a New York in cui non sarete ben accetti.
Il proprietario (vegano) di un paio di appartamenti situati a Fort Greene, Brooklyn – affittati rispettivamente a 4.500 e 5.750 dollari al mese – è infatti alla ricerca di inquilini che non cucinino alcun piatto di origine animale.
Il divieto, spiega il broker incaricato dal locatario Michal Arieh Ler, non ha però carattere assoluto. In sostanza, è consentito mangiare carne e pesce, mentre è espressamente proibito cucinarla – dato che il “meraviglioso padrone di casa vegano” (così viene descritto nell’annuncio) Michal Arieh Lerer abita al piano di sopra e non sembra gradirne l’odore.
Il concetto è stato ribadito ai potenziali affittuari durante un evento ‘open house’ tenutosi nel fine settimana. Non sarebbe peraltro una novità assoluta, dato che il New York Times ha scoperto che l’ex marito di Lerer, anch’egli vegano e comproprietario dell’edificio, si rifiuta di affittare a chi mangia carne da quando ha acquistato la proprietà nel 2007. “Non si tratta di discriminazione”, ha spiegato, bensì di “adattarsi all’edificio”.
La decisione ha però destato polemiche sui social media e online, con alcuni utenti che hanno criticato un atteggiamento avvertito come esageratamente schizzinoso da parte dei Lerer. Una cosa, però, è certa: si tratta di un requisito del tutto legale. La città di New York impedisce infatti ai padroni di casa di discriminare gli inquilini in base a 14 qualità particolari – come l’età, il colore della pelle o l’orientamento sessuale. Nessun riferimento, invece, alle preferenze alimentari.
Eppure, verosimilmente proprio a causa delle numerose critiche, qualche giorno fa l’annuncio è stato rimosso dal sito web di Douglas Elliman e poi ripubblicato senza alcuna menzione della clausola incriminata. Ogni appartamento è stato pubblicizzato come “dotato di un’ampia zona giorno, di un balcone e di elementi storici”. Nessun altro riferimento a preferenze culinarie, stavolta – quantomeno sulla carta.