Soprappeso forse non è bello ma merita rispetto. Essere super grassi a New York, da ieri non è diventato un dovere, ma sicuramente un diritto.
Chi non lo rispetta pagherà non solo forti multe, ma avrà anche conseguenze penali. Sarà come la violazione di un qualsiasi diritto religioso, razziale, sessuale o di genere. Il sindaco Adams, un ex grasso che guida la città da un paio d’anni e durante la campagna elettorale si era vantato di aver effettuato una dieta a base di piante e vegetali che gli ha fatto perdere 17 chili, con la sua firma ha trasformato in legge una decisione del consiglio comunale presa il 10 maggio a grande maggioranza. Il decreto vieterà la discriminare sui luoghi di lavoro, nella ricerca di una casa o di una scuola e si applica a chi viene considerato troppo grasso ma anche troppo alto. La decisione si basa sul principio che un’ obesità adulta è spesso irreversibile, ma non per questo le persone hanno particolari problemi di salute e sono portatori di rischi.
Entro 180 giorni la legge sarà operativa e i provvedimenti per i trasgressori diventeranno molto severi. La parola “obeso” non potrà più essere usata in senso dispregiativo a Manhattan o a Brooklyn e di fatto avrà la stessa gravità di una discriminazione sessuale o religiosa.

Molti datori di lavoro non sono entusiasti perché dovranno adattare le loro sttrutture, i banchi e le sedie in caso di uffici ,scuole o ristoranti per accomodare personale con esigenze speciali.
Un problema si è già posto anche per le compagnie aeree .”Tutti noi abbiamo il diritto allo stesso accesso al lavoro, alle abitazioni e agli spazi e trasporti pubblici indipendente dalle apparenze-dice Adams-Quanto pesi o quanto sei alto non ha assolutamente importanza…”.
A salutare la conversione in legge che cerca di porre fine ad una stigma che riguarda oltre il 40% degli americani di fianco al sindaco si sono schierati tutti i movimenti degli attivisti che da anni si stavano battendo soprattutto sui luoghi di lavoro per impedire licenziamenti legati al sovrappeso e cresciuto con la pandemia sia per gli uomini che per le donne
“Speriamo che questa legge venga presa a modello anche da tante altre città e stati americani-dice Shaun Abreu che ha presentato la proposta di legge a New York-C’è una vera e propria cultura da cambiare….”.
E anche i tribunali si stanno attrezzando perché nei prossimi mesi pioveranno centinaia e centinaia di cause sponsorizzate dai movimenti “Advance fat acceptance” che avevano preso inizio fin dagli anni 60 con una manifestazione al Central Park che già allora raccolse più di 500 persone.
Molte ragazze uscite brillantemente dal college con curriculum brillanti sono entrare in depressione nell’affrontare le interviste di lavoro perché il loro peso veniva considerato una sorta di handicap insormontabile. D’ora in avanti non sarà più così. E se il datore di lavoro non rispetterà gli obesi, ci sarà sempre un giudice pronto a valutarne i danni
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