La Columbia University ha dichiarato che dal prossimo anno accademico non richiederà più ai suoi futuri studenti di sostenere i test attitudinali SAT o ACT per essere ammessi – diventando così la prima università dell’Ivy League a stabilirlo a tempo indeterminato dopo la sospensione pandemica.
Secondo l’annuncio dell’università, il test rimarrà facoltativo per i candidati al Columbia College (il suo programma di laurea triennale) e alla Scuola di Ingegneria. Per coloro che vi si sottoporranno, tuttavia, le procedure di esame non cambieranno – e chi deciderà di non consegnare i risultati del test non verrà penalizzato.
L’ammissione, spiega l’università, si baserà invece “sul rigore del curriculum dello studente, sui suoi risultati accademici e sulla curiosità intellettuale dimostrata”.
“Il processo di valutazione olistica e contestuale delle domande di ammissione… è radicato nella convinzione che gli studenti siano individui dinamici e con più sfaccettature che non possono essere definiti da un singolo fattore”, ha dichiarato la scuola in un comunicato. “Il nostro esame è mirato e ricco di sfumature, nel rispetto di diversi background, voci ed esperienze, al fine di determinare al meglio l’idoneità di un candidato all’ammissione e la sua capacità di eccellere nel nostro programma di studi e nella nostra comunità, e di promuovere l’accesso alle nostre opportunità educative”.
Come altre istituzioni della Ivy League, la scuola newyorkese aveva sospeso il requisito dei test SAT (Scholastic Aptitude Test) e ACT (American College Testing) durante la pandemia. Ma a differenza delle altre, la Columbia è la prima ad adottare questa politica in modo permanente.