Sepoltura, cremazione, o concimazione. Sarà questa la triade di scelte che i newyorkesi – o i loro cari al posto loro – potranno effettuare per il fatidico passaggio all’aldilà.
Sabato, infatti, la governatrice democratica dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha firmato una legge che rende legale il compostaggio umano, noto anche come riduzione organica naturale.
L’Empire State diventa così il sesto Stato americano a legalizzare la “terramazione”: capofila, nel 2019, fu lo Stato di Washington, seguito nel 2019 da Colorado e Oregon, e nel 2022 da Vermont e California.
La procedura fa sì che i resti del defunto vengano inseriti in un contenitore riutilizzabile insieme a materiale vegetale come trucioli di legno, erba medica e paglia. La miscela organica crea l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri naturali, che vanno a decomporre il cadavere in circa un mese. Alla fine della procedura si ottiene circa un metro cubo di ammendante ad alta densità di nutrienti, equivalente più o meno a 36 sacchi di terra, che può essere utilizzato per piantare alberi o arricchire terreni, foreste o giardini.
Nonostante gli effetti positivi sull’ambiente rispetto ai metodi “tradizionali” (spesso inquinanti), la legge è stata a lungo osteggiata dalla Conferenza cattolica dello Stato di New York, che la definisce “inappropriata”. “I corpi umani non sono rifiuti domestici e crediamo che questo processo non soddisfi gli standard di trattamento riverente dei nostri resti terreni”, ha dichiarato Dennis Poust, direttore esecutivo dell’organizzazione.