Michael Valva, un ex agente della polizia di New York che il mese scorso era stato dichiarato colpevole di omicidio per la morte del figlio di 8 anni, è stato condannato giovedì a una pena che va dai 25 anni di carcere all’ergastolo.
Secondo le autorità della contea di Suffolk, in una gelida notte di gennaio del 2020 il quarantacinquenne avrebbe costretto il figlio Thomas e suo fratello maggiore Anthony a dormire in garage nonostante la temperatura fosse inferiore ai -6° C. Una punizione, secondo gli inquirenti, perché Thomas si era fatto la pipì addosso poco prima.
I due fratellini avrebbero così trascorso quasi 16 ore senza riscaldamento, sanitari, materassi e coperte. Il piccolo Thomas, in particolare, si sarebbe quindi svegliato sul pavimento di cemento e con i pantaloni sporchi.
L’ex agente è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza della casa mentre urlava, minacciava e intimava al figlio di uscire fuori al freddo. Thomas è quindi svenuto ed è caduto ripetutamente a faccia in giù sul patio di cemento sul retro. Secondo l’accusa, il padre ha esitato a chiamare il 911 per almeno un’ora. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, il piccolo è stato trasportato in ospedale, dove è stata accertata la sua morte per ipotermia.
“La tortura che ha ucciso Thomas e messo in pericolo la salute di Anthony è stata a dir poco diabolica”, ha dichiarato il procuratore distrettuale della contea di Suffolk, Ray Tierney. “Per fortuna la storia di questo imputato finisce qui, ma la ricerca di giustizia per Thomas e Anthony continua. Continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per assicurare i responsabili alla giustizia e anche per assicurare che la Contea di Suffolk disponga di adeguate misure di salvaguardia per evitare che un caso come questo si ripeta”.
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