Dall’uva rossa di Montalcino ai bicchieri in cristallo di New York. Brunello sbarca oltreoceano con l’iniziativa “Benvenuto Brunello Anteprima”, una degustazione organizzata al Metropolitan Pavillion che ha permesso ad esperti del settore di assaporare 68 tipi di Brunello divisi in quattro tipologie: 2018, 2018 Vineyard, 2018 Other Label e Riserva 2017.
Le etichette sembrano non finire mai nell’ampio salone allestito al 123 West sulla 18ª strada. Tavoli e tavoli pieni di bottiglie che si lasciano ammirare dagli ospiti muniti di cellulare e blocchetto su cui annotare le proprie impressioni.
Ognuno ha a disposizione 5 bicchieri e un’infinità di scelte. Si scrive su un foglio la lista dei vini da provare, si specifica l’annata e si attende che in qualche minuto arrivino i camerieri. “Ecco a lei il 7A, il 16C, il 25B, il 42A e il 57D”. Poi si passa all’assaggio.
I sommelier appuntano le loro sensazioni. C’è chi agita il vino vigorosamente, chi lo annusa, chi controlla, spostandolo appena, che impronta lasci sui bordi del bicchiere. Poi eccoli, pronti a scrivere.

Tantissime le persone accorse ad assaporare il protagonista di giornata: il Brunello. Un vino che continua ad avere successo tra il pubblico e sui mercati. Secondo Wine Intelligence, è ancora il più noto in Italia, conosciuto da due consumatori su tre. Una fama enorme, considerando la quantità di vigneti utilizzati sul totale disponibile nel Paese: solo lo 0,3%.
Brunello domina comunque la classifica, superando colossi come Chianti DOCG, Prosecco, Chianti Classico e Montepulciano d’Abruzzo.
“Siamo contenti di essere al vertice di una top five che vede ben tre denominazioni toscane – ha commentato Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino – un risultato che premia una politica produttiva volta a privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Le nostre etichette parlano di un territorio, di una storia, di un’identità: Il Brunello è un animatore, un vino protagonista”.
Un vino che cattura i consumatori più maturi, sia in termini di età (il 30% sono tra i 55 e i 64 anni), che di competenze. Tra coloro che lo conoscono, registra un tasso di conversione all’acquisto del 20% – in crescita rispetto allo scorso anno – che si verifica soprattutto nel Centro (29%) e nel Sud (29%) Italia. Nei primi nove mesi del 2022, le vendite complessive sono state di quasi 7 milioni di bottiglie.
Le caratteristiche base le conoscono tutti: colore rosso rubino intenso tendente al granato, profumo intenso con richiami fruttati, sapore asciutto, caldo, un po’ tannico e robusto.
Le sue varie declinazioni, invece, alcuni le hanno scoperte proprio oggi. Assaggiando a New York un’eccellenza del Made in Italy.
