Ci ha messo poco ad alzare le mani al cielo. Alle 23.09 Kathy Hochul, che nell’estate del 2021 diventò la prima donna governatrice nello Stato di New York dopo le dimissioni lampo di Andrew Cuomo accusato di molestie, sapeva già di aver vinto le elezioni.
Non c’è l’ha fatta Lee Zeldin, lo sfidante repubblicano sostenuto da Donald Trump che nelle ultime settimane era risalito nei sondaggi. New York rimane democratico.
Stavolta Kathy Hochul ha vinto grazie al voto, scrivendo una pagina di storia fino ad oggi completata solo a metà. “Il soffitto di cristallo è stato finalmente infranto nello Stato di New York – ha detto ai sostenitori subito dopo i risultati – ed è successo grazie a voi”. La stessa metafora usata da un’altra donna, Giorgia Meloni, proprio il giorno del suo insediamento alla Camera dei Deputati come prima donna Presidente del Consiglio nella storia d’Italia.
“La lezione di stasera dimostra come, potendo scegliere, i newyorkesi si rifiutino di tornare indietro nella nostra lunga marcia verso il progresso”.

La differenza, ovviamente, l’hanno fatta i voti di New York City. Brooklyn, Manhattan, Queens e Bronx, i quattro grandi quartieri cittadini, si sono tinti d’azzurro. Il successo della democratica, però, non è stato così schiacciante. Se i numeri conclusivi dovessero corrispondere a ciò che si è visto finora, dove con l’89% delle preferenze scrutinate Hochul ha ottenuto il 53% dei consensi contro il 47% di Zeldin, sarebbe il margine più basso mai registrato da un dem negli ultimi 30 anni.
Ci ha sperato fino all’ultimo Zeldin, che ha anche rifiutato di ammettere la sconfitta sostenendo che 1,4 milioni di voti fossero ancora da scrutinare. In particolare, diceva Zeldin, nella contea di Suffolk a Long Island, da dove l’aspirante governatore proviene e dove è membro del Congresso. “Sarà un po’ frustrante per i media che non volevano che fossimo in lizza qui a New York”, ha detto alla folla di sostenitori che ha riempito l’ampia sala da ballo del Cipriani’s a Midtown Manhattan.
A New York rinominata anche la procuratrice generale Letitia James, salita alla ribalta nelle ultime settimane grazie alle inchieste portate avanti contro Donald Trump e la Trump Organization, sotto processo per frode fiscale. James, che è una democratica, si è imposta sul repubblicano Michael Henry con il 53% dei voti. “New York – ha detto dopo la vittoria – è stato l’onore di una vita servire come vostra procuratrice generale e sono orgogliosa che mi abbiate rieletto per altri quattro anni”.
Successo democratico anche con Alexandria Ocasio-Cortez, che non ha concesso chance alla repubblicana Tina Forte ed è stata rieletta alla Camera, così come il leader dei democratici al Senato Chuck Schumer (al quinto mandato) che ha battuto Joe Pinioni.