Si può essere licenziati per essere troppo “pignoli”? Il professore Maitland Jones Jr., docente a contratto di chimica organica alla New York University, crede proprio di sì.
L’università newyorkese ha infatti allontanato l’insegnante all’inizio del 2022 a seguito di una petizione firmata da un centinaio di studenti (sui 350 totali che frequentano le sue lezioni). Tra le altre cose, secondo la versione del professore, i discenti si sarebbero lamentati dell’eccessiva difficoltà del suo corso e di assegnare voti troppo bassi, rendendolo vittima di standards accademici progressivamente livellati sempre più verso il basso.
Non è però della stessa opinione l’università, che ha respinto al mittente le insinuazioni di Jones e risposto che il licenziamento non ha solo a che fare con il risultato (voti), ma soprattutto con il metodo. Ossia con indifferenza, indisponibilità e mancanza di trasparenza nell’assegnazione dei voti che avrebbero contraddistinto l’attività universitaria del docente e il suo tono “condiscendente ed esigente”. Ad esempio, il professore si sarebbe opposto a riprendere le sue lezioni su Zoom, costringendo di fatto gli studenti a partecipare in presenza alle lezioni nonostante la pandemia.
“La NYU non è d’accordo ed è delusa dal modo in cui è stata presentata la questione del professor Jones.”, ha dichiarato un portavoce, riferendosi a un articolo del New York Times in cui alcuni colleghi e persino altri studenti avevano espresso solidarietà a Jones e alle sue strategie didattiche.
L’ateneo ha inoltre dichiarato che le valutazioni dei corsi di Jones erano “di gran lunga le peggiori non solo tra i membri del Dipartimento di Chimica ma tra tutti i corsi di laurea in scienze dell’Università”. “In breve, era stato assunto per insegnare e non ha avuto successo”, ha detto il portavoce, aggiungendo che c’erano “indicatori preoccupanti” riguardo al suo insegnamento, tra cui un alto tasso di ritiri.
Jones è assai celebre nell’ambiente chimico in quanto ideatore del manuale “Organic Chemistry”, utilizzato in tutto il mondo e ormai giunto alla sua quinta edizione, e si dice fautore di un metodo di insegnamento che enfatizza la risoluzione dei problemi rispetto alla memorizzazione.
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