Tre bambini sono morti subito dopo essere stati trovati privi di sensi sulla spiaggia di Coney Island. A ucciderli è stata la madre, che ha confessato di averli annegati.
I corpi – una femmina di 3 mesi e mezzo, una di 4 anni e un maschio di 7 – sono stati rintracciati intorno alle 4:40 del mattino appena fuori dalla battigia all’altezza della 35a Strada Ovest. La donna, 30 anni, è stata intercettata poco lontano “bagnata fradicia”. “Era zuppa, scalza e non comunicava con gli agenti”, ha detto il capo della polizia di New York Kenneth Corey.
Le ricerche intensive della donna e dei figli sono iniziate circa tre ore prima, quando un parente ha chiamato la polizia esprimendo il timore che la madre potesse fare del male ai piccoli. Gli agenti si sono dunque precipitati all’appartamento della famiglia su Neptune Avenue, vicino alla 33esima strada Ovest, dove ad accoglierli è stato il padre. L’uomo, un controllore del traffico aereo in Virginia, ha riferito la posizione degli altri membri della sua famiglia. Era preoccupatissimo, perché già a luglio aveva avuto qualche segnale preoccupante, quando Merdy non si era presentata insieme al figlio per una visita di custodia programmata.
La polizia ha così sorvegliato il lungomare di Coney Island, la spiaggia e le strade circostanti per circa 90 minuti, prima di ricevere un’altra chiamata che indirizzava verso il lungomare di Brighton Beach, vicino alla sesta strada. Lì, gli uomini della NYPD hanno trovato la donna senza figli al seguito. Le ricerche si sono dunque intensificate, con le unità Aviation e Harbor della polizia di New York che hanno aiutato a setacciare l’area alla ricerca dei bambini scomparsi.
Alla fine, la scoperta straziante: tre corpi immobili in spiaggia. “Gli agenti hanno immediatamente iniziato le misure di salvataggio – ha dichiarato Corey – compresa la rianimazione cardiopolmonare, e i bambini sono stati trasportati d’urgenza al Coney Island Hospital, dove purtroppo sono stati dichiarati morti”.
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