Le autorità sanitarie di New York hanno lanciato l’allarme sulla proliferazione incontrollata del virus del Nilo occidentale (West Nile), un batterio trasmesso dalle zanzare con effetti potenzialmente fatali sugli esseri umani e sugli animali.
Secondo il Dipartimento di Sanità e Igiene Mentale della Grande Mela, finora almeno due persone sono state contagiate dal virus, rispettivamente nel Queens e a Brooklyn. Un numero verosimilmente destinato ad aumentare esponenzialmente, dato che quest’anno gli esperti hanno rilevato un numero record di zanzare infette: più di 1.068 in tutti e cinque i boroughs, il dato più alto di sempre (nello stesso periodo del 2021 erano 779).
“Siamo nel pieno della stagione del virus del Nilo occidentale, ma ci sono comportamenti che si possono adottare per diminuire il rischio di essere punti”, ha dichiarato il commissario per la salute, Ashwin Vasan. “Usate un repellente per insetti registrato dall’EPA, indossate maniche e pantaloni lunghi, soprattutto quando siete all’aperto al tramonto e all’alba, quando i tipi di zanzare che trasmettono il West Nile sono più attivi”. City Hall consiglia inoltre di svuotare i contenitori d’acqua posti all’esterno e di chiamare il 311 (il numero verde cittadino) per segnalare residui di acqua stagnante.
La maggior parte delle persone che contraggono il virus non presenta alcun sintomo o ne presenta di molto lievi, come febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eccessiva stanchezza. Gli over-60 e le persone con un sistema immunitario compromesso hanno però maggiori probabilità di incorrere in malattie più gravi, che potrebbero richiedere in casi estremi il ricovero in ospedale o causarne la morte.
Le zanzare normalmente contraggono il virus cibandosi di uccelli morti, ed il periodo di maggiore contagio va da luglio a ottobre, specialmente ad agosto e settembre. In tutti gli Stati Uniti, da gennaio sono stati documentati quattro decessi su un totale di 54 casi.