Parafrasando il famoso film Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, tratto da una poesia di Yeats, dovremmo dire che New York non è una metropoli per bagni pubblici.
Il problema atavico e ben noto ora ha avuto anche la certificazione dal concorso “America’s Best Restroom”, organizzato da Cintas Corporation (società di servizi per la sicurezza e sanificazione), che ha annunciato i nomi dei dieci finalisti 2022. Tra di essi, nessunaa azienda, pubblica o privata, di New York.
Selezionati in base a “pulizia, appeal visivo, innovazione, funzionalità ed elementi di design unici”, il concorso (c’è tempo per votare fino al 31 di agosto collegandosi sul sito www.bestrestroom.com) annovera aziende che hanno sviluppato e mantenuto servizi igienici innovativi, mettendo in evidenza l’alta qualità e le caratteristiche di design, uniche.
I finalisti sono: i Giardini botanici del Delaware (a Dagsboro); il ristorante Eberly di Austin; la pasticceria La Pâtisserie di Charleston. E ancora, due aeroporti: quello di Newark (foto di seguito), con bagni per “tutti i generi” (uomini, donne e non specificati), e quello di Tampa.

Continuando, troviamo il No. 5 Bistro & Bar di Sedalia. Gli altri bagni pubblici includono i servizi autopulenti del North Hollywood Recreation Center; bagni a tema proibizionistico a Stone Mountain, GA; e un pub giapponese a Orlando, sul modello del bagno verde visto nel film The Aviator. Il fortunato vincitore porterà a casa 2.500 dollari in prodotti e servizi Cintas.
Ma torniamo a New York e alla mancanza di bagni. In verità, girando per la città qualche restroom si trova, nonostante le poche informazioni. Più in generale, si trovano nei parchi pubblici, nelle stazioni ferroviarie e dei bus (non nelle metropolitane), nelle catene di fast food e abbigliamento. E non bisogna per forza comprare qualcosa per usufruirne. Ma davvero non sono così puliti o belli?
Abbiamo fatto un giro per la città. Nel video le immagini dei bagni pubblici di Bryant Park.
A Port Autority Station bus ovviamente ci sono bagni pubblici, vista l’affluenza quotidiana di passeggeri. Non colpiscono particolarmente per il design, assolutamente no. Sono anonimi ma funzionali. E non sempre pulitissimi.

Capita anche nel Grand Central Terminal, dove alcuni bagni, da almeno un mese, sono fuori servizio. Quelli funzionanti non sono molto capienti e non brillano per pulizia.

Una piccola perla invece sono i bagni pubblici di Bryant Park. Piccoli ma molto puliti, accoglienti, con fiori freschi e musica classica da sottofondo. C’è sempre un addetto che tiene pulito e interviene dopo ogni singolo utilizzo del bagno.
