A New York fa caldo, e la giungla di cemento non fa altro che aumentarne la percezione. Una persona è morta a causa della troppa esposizione alle alte temperatura, nel bel mezzo di una pericolosa ondata di calore durata una settimana.
A confermare il decesso dovuto alle condizioni atmosferiche è stato l’ufficio del medico legale della città, che ha reso noto come, la vittima in questione, soffrisse anche di malattie cardiache e di enfisema polmonare.
Nel weekend, le temperature all’ora di pranzo a Central Park hanno superato abbondantemente i 30 gradi, facendo scattare l’allarme nel centro del National Weather Service. Anche a Filadelfia il termometro vicinissimo ai 40 gradi ha fatto la sua prima vittima.
Nei prossimi giorni si attendono giornata ancora più insopportabili, con temperature che si avvicineranno a livelli record. I funzionari pubblici hanno invitato alla cautela durante questo periodo, raccomandando soprattutto la popolazione più fragile a prestare attenzione ai sintomi di malattie legate al calore per rimanere al sicuro.
“Con l’aumento dell’umidità – ha detto Marissa Lautenbacher, meteorologa di Fox Weather – le temperature percepite saranno tra i 38 e i 41 gradi. Ci si sentirà come in una palude. L’aria sarà umida, il che renderà molto difficile per le persone rinfrescarsi”.
Il caldo non si placherà fino a quando non arriveranno i temporali. Se le previsioni verrano confermate, l’ondata di calore si estenderà per sette giorni, il periodo più lungo in città da nove anni a questa parte.
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