Pescecani all’attacco. Dal Memorial Day, l’ultimo weekend di maggio che tradizionalmente “apre” la stagione estiva, nelle spiagge di Long Island ci sono stati finora sei attacchi da parte degli squali, cinque solo nella settimana scorsa. Un’emergenza che ha spinto City Hall a promulgare un divieto di balneazione anche per la spiaggia di Far Rockaway a Queens chiusa improvvisamente oggi pomeriggio dopo l’avvistamento di due squali.
Nei giorni scorsi surfisti e nuotatori sono stati azzannati a poche decine di metri delle spiagge del South Shore di Long Island. Incidenti che hanno spinto la governatrice di New York, Kathy Hochul, ad intensificare la vigilanza con droni ed elicotteri. Da Montauk Point a Jones Beach, la Guardia Costiera e la Polizia dello Stato pattugliano sorvolando il litorale per vedere dall’alto se i pescecani sono troppo vicini alle spiagge e così avvertire i bagnini di far uscire le persone dall’acqua.
La spiaggia più colpita, finora, è quella di Smith Point County Park a Fire Island. Tre persone sono state attaccate nell’arco di 10 giorni dal 20 giugno, portando a chiusure multiple ma temporanee delle aree balneari. Nessuna delle ferite causate dai morsi degli squali ha messo in pericolo la vita dei bagnanti. Due di questi tre incidenti sono accaduti lo stesso giorno. Almeno un altro attacco da parte dei pescecani è stato segnalato sempre a Fire Island, nella spiaggia di Ocean Beach. Un altro è avvenuto l’ultimo giorno di giugno a Jones Beach. Molti avvistamenti sulle coste – da Robert Moses a Tobay Beach.
La direttiva della governatrice Hochul richiede un’intensa sorveglianza da quante più angolazioni possibili, con più droni ed elicotteri che monitorano dall’alto e più pattuglie della polizia dei parchi sia sulla spiaggia che su imbarcazioni. Per gli esperti, la North Shore di Long Island è più sicura per via delle acque relativamente basse e chiuse del Long Island Sound.

Gli ultimi incontri con gli squali lungo le coste di New York seguono un aumento inquietante degli attacchi degli squali bianchi, che tradizionalmente popolano le fredde e profonde acque zona tra Cape Cod e Martha’s Vineyard.
“In Connecticut siamo solo un po’ più protetti rispetto alla costa atlantica”, ha affermato Eric Grunthaner, curatore del grande Mystic Aquarium ed esperto di biologia ittica. Secondo Grunthaner, le specie di squali tigre e squali toro che popolano le acque del Long Island Sound non attaccano l’uomo e il loro morso è molto meno grave di quello dei più grandi squali bianchi che vagano al largo di Long Island.
Altri biologi dell’acquario non hanno identificato quali tipi di squali sono responsabili degli attacchi sulle spiagge di New York, anche se uno di loro ha detto che molto probabilmente si tratta di giovani squali tigre che scambiavano i piedi delle persone per pesci.
Grunthaner ha affermato che la politica ambientale e la diminuita attività della pesca a causa della pandemia hanno aumentato le popolazioni dei pescecani nella regione atlantica, compresa quella degli squali bianchi. Ora però che la pandemia è in diminuzione, sono sempre più persone ad affollare le spiagge, aumentando la probabilità che qualcuno entri in contatto con uno squalo. “L’oceano è il dominio dei pescecani – ha detto Grunthaner – è lì che vivono e dobbiamo capire che stiamo giocando a casa loro quando andiamo a nuotare nell’Atlantico”.