Tra i progetti vincitori di quest’anno del AIANY e ASLANY Transportation Infrastructure Design Excellence Awards ce ne sono due che renderanno la città di New York più verde e sostenibile: nella categoria “transportation and infrastructure” si è aggiudicato il premio il Manhattan Greenway Harlem River; per la sezione “planning”, invece, il Financial District and Seaport Climate Resilience Master Plan.
Il primo è un progetto da 227 milioni di dollari che riguarda la parte della città situata tra la 125esima e la 132esima strada a East Harlem, e creerà 7 acri di parco con aree fitness, un parco giochi, arte pubblica, spazi destinati alla pesca e area barbecue. Renderà anche lo spazio sul lungomare accessibile alla comunità di East Harlem e Upper Manhattan e collegherà la Randall’s Island, South Bronx e Upper Manhattan all’intera Manhattan Waterfront Greenway.
Il protagonista del secondo progetto è invece l’iconico simbolo della città, il distretto finanziario con Wall Street, la Freedom Tower e moltissime altre attività commerciali. Situato nella Lower Manhattan, “FiDi” (l’acronimo di Financial District) con i suoi moltissimi grattacieli offre incredibili viste sulla città e sul South Street Seaport, quella piccola zona che si trova tra il Distretto e il ponte di Brooklyn. Il progetto dunque mira a trasformare il lungomare di Lower Manhattan, confluenza di vita urbana e infrastrutture in cui la vasta rete di metropolitane, traghetti e autostrade convergono. Questo lungomare ospita strutture marittime che servono l’intera regione, è uno spazio di ormeggio sia per navi sia per l’eliporto di Downtown Manhattan. È una costellazione di spazi pubblici aperti, servizi e monumenti storici che collegano insieme uno spazio urbano simbolo della città.

Uno degli obiettivi del progetto è estendere il litorale di Lower Manhattan nell’East River per creare più spazio destinato alle infrastrutture che serviranno per difendersi dalle inondazioni. Non solo, il progetto prevede il lungomare pubblico a più livelli: quello superiore mira a protegge dalle tempeste costiere e creare spazi aperti elevati con ampie vedute del porto e della città; quello inferiore, invece, sarà vicino all’acqua stessa e si collegherà a moli e traghetti. Il progetto mira soprattutto alla sostenibilità della città perché il piano generale è quello di integrare l’energia rinnovabile come parte di eventuali futuri nuovi edifici e strutture presenti lungo l’acqua.
Queste soluzioni sostenibili saranno intrecciate per aiutare a gestire l’acqua piovana, fornire ombra e ridurre le temperature estive locali. Infine, cosa molto importante, questo nuovo bordo del litorale porterà un miglioramento ecologico fornendo nuovi habitat per gli organismi acquatici. Sono diverse le realtà newyorkesi impegnate a rendere la città più verde e sostenibile possibile, come per esempio “Forest for All” la cui mission è creare una foresta urbana sana, biodiversa, robusta, accessibile per tutti, che offre i suoi molteplici benefici a tutti i residenti di New York e aiuta la città ad adattarsi meglio ai cambiamenti climatici. La città infatti ospita un complesso che comprende oltre 7 milioni di alberi tra spazio pubblico e privato che aiutano ad abbassare le emissioni, assorbire il carbone, e provvedono a fornire sostentamento alle tante specie animali presenti sul territorio.
Una recente ricerca pubblicata su Scientific Reports spiega come la biodiversità degli alberi presenti sul territorio urbano influisca sulle prescrizioni di antidepressivi. È stato rilevato infatti un tasso più basso di prescrizioni di medicine per le persone che vivono entro 100 metri da parchi e spazi naturali. Lo studio suggerisce che il contatto quotidiano con la natura possa ridurre il rischio di depressione, specialmente per gli individui svantaggiati. La presenza di spazi verdi nelle zone urbane è fondamentale ed è infatti l’aspetto più studiato dalla psicologia ambientale, quella branca della psicologia che studia gli aspetti cognitivi e affettivi dei comportamenti umani in relazione all’ambiente in cui vive l’uomo.

I luoghi della nostra quotidianità, infatti, hanno un effetto su stati d’animo, pensieri e comportamenti come ci conferma la psicologia, che sottolinea inoltre quanto sia importante individuare modalità progettuali, dal singolo edificio alla pianificazione urbana, che possano migliorare la qualità della vita delle persone e lo stato di salute mentale. Da un punto di vista psicologico, infatti, rendere le città più verdi, esporre le persone ad ambienti naturali, migliora i livelli di stress, ansia e delle funzioni celebrali; influisce inoltre positivamente anche sul disturbo depressivo, demenza e disturbi dell’attenzione.
La natura ha dunque un impatto molto importante sulla salute mentale, e le progettazioni urbane del futuro non potranno non tenerne conto. Perché le città sanno essere luoghi attraenti in cui vivere, offrendo maggiori opportunità lavorative e offerte ricreative alle persone che ci vivono, ma se mal progettate e ricche di stressor ambientali possono avere delle ripercussioni sullo stato di benessere delle persone. In una città caotica e famosa per non dormire mai come New York, avere ulteriori spazi verdi, resilienti, e che promuovono il benessere è fondamentale per la salute dei suoi abitanti.