In una nazione ancora turbata dall’ennesima strage dovuta alle armi da fuoco, anche a New York è stato un 4 luglio caratterizzato dagli spari. Non solo quelli che hanno illuminato l’East River, dove migliaia di persone hanno assistito allo spettacolo pirotecnico sponsorizzato da Macy’s, ma anche nel resto della città, dove si è colpito ad altezza d’uomo e con pistole vere.
Nella notte tra lunedì e martedì si sono infatti moltiplicati i casi di violenza armata per le strade della Grande Mela: l’NYPD ne ha contati almeno 30, che hanno lasciato a terra 3 morti e una cinquantina di feriti.
Gli episodi più drammatici sono avvenuti a Belmont, nel Bronx, e ad East New York, a Brooklyn. Nella porzione nord-est del Bronx, a perdere la vita è stato il 62enne John Edwards, la cui unica “colpa” è stata quella di aver camminato tra la 187esima strada e Prospect Avenue.
L’uomo si trovava “al posto sbagliato al momento sbagliato”, secondo i detective dell’NYPD: è stato infatti raggiunto da un colpo di pistola che lo ha centrato al petto. Ad essere stati colpiti nella stessa sparatoria altri due ragazzi, le cui condizioni sono però buone. La polizia ha fatto sapere di aver già arrestato un sospetto.

Più grave il bilancio dell’esecuzione consumatasi all’interno del Loring Avenue Spring Creek Deli di Brooklyn alle 23:30 di lunedì. Secondo la polizia, uno o più uomini armati hanno fatto irruzione nel locale sparando contro le persone presenti: un ragazzo di 21 anni è morto sul posto, mentre un 23enne è stato trasportato d’urgenza al Brookdale Hospital, dove poco dopo è stato dichiarato deceduto. Un altro 18enne sarebbe invece in condizioni gravi.
Dopo la mezzanotte ci sono inoltre state almeno altre due sparatorie sempre nel Bronx, a Norwood e a Morrisania, dove però non sono state riportate vittime.
“Non lo ripeterò mai abbastanza, abbiamo bisogno di aiuto“. È questo il disperato appello del sindaco di New York Eric Adams, che ha commentato la spirale di violenza della scorsa notte. La serie di episodi “sta mettendo in ombra tutto ciò che stiamo facendo. I newyorkesi avranno l’impressione che non stiamo facendo progressi, mentre invece li stiamo facendo.” Il primo cittadino non ha infine lesinato critiche nei confronti del sistema giudiziario: “Se li arrestiamo il lunedì e sono fuori il martedì, è una cosa infinita”, le sue parole.