Ancora spari e ancora morte sulla metropolitana di New York.
Questa volta l’aggressione è avvenuta su un treno della linea Q in viaggio sul ponte di Manhattan, con i vagoni pieni di famiglie, turisti e persone che si dirigevano all’abituale brunch domenicale.
Alcuni testimoni hanno raccontato alla polizia che un uomo stava camminando sull’ultima carrozza del treno, quando “senza provocazione ha estratto una pistola e sparato a distanza ravvicinata”.

La vittima, 48 anni, è morta in ospedale ed è stata successivamente identificata come Daniel Enriquez, di Brooklyn. L’uomo armato è fuggito dalla stazione di Canal Street, a Manhattan. La polizia sta esaminando i video di sicurezza per cercare di identificarlo.
La sparatoria arriva in un momento in cui, per i newyorkesi, la fiducia nella sicurezza dei trasporti pubblici è ai minimi storici. È infatti ancora negli occhi di tutti l’attentato avvenuto il mese scorso, quando Frank James ha aperto il fuoco su un treno di Brooklyn, ferendo 16 persone.
Da quando è entrato in carica a gennaio, il sindaco Eric Adams ha fatto della repressione dei crimini violenti l’obiettivo principale della sua amministrazione.
Per testare la situazione di persona, nel suo primo giorno da Mayor l’ex capitano della NYPD aveva preso la metropolitana fino al municipio, confermando la sensazione di insicurezza che tanti, in città, hanno denunciato.
In una sola corsa, il sindaco aveva incontrato “un passeggero urlante” e “diversi senzatetto”, aggiungendo che New York doveva affrontare, oltre al “crimine reale”, anche “la percezione del crimine”.