New York, altro episodio di violenza nella subway: morto 24enne nel Queens

Un’altra tragica morte nella metropolitana di New York. Questa volta si tratta del 24enne Marcus Bethea, originario di Brooklyn, che è stato freddato da uno sconosciuto con cinque colpi di pistola all’interno della stazione Jamaica Center-Parsons/Archer, nel Queens.

L’omicidio è avvenuto intorno alle 16:00 di lunedì, per motivi non ancora chiariti del tutto: alcuni pendolari hanno visto la vittima fermarsi affianco allo stand delle informazioni della MTA, quando un uomo gli si è avvicinato e ha iniziato una lite verbale che presto è degenerata in colluttazione fisica, come riportato dal funzionario di polizia di New York Jason Wilcox.

A quel punto, sempre secondo il resoconto dell’NYPD, l’omicida avrebbe tirato fuori una pistola e avrebbe sparato cinque colpi al torso del giovane Bethea. Il racconto è coerente con il ritrovamento di una pistola semiautomatica 9mm sul luogo del delitto. A poco è servito il veloce accorso dei medici, dato che il 24enne è stato dichiarato morto appena giunto in ospedale.

Nelle stesse ore, peraltro, il sindaco di New York Eric Adams si esprimeva a favore dell’introduzione dei metal detector nella subway della Grande Mela per limitare l’impennata di violenza. L’intenzione del primo cittadino è quella di lanciare un progetto pilota per “filtrare” l’accesso di avventori armati in alcune stazioni della metropolitana. “Abbiamo selezionato una serie di progetti interessanti che possono rilevare la presenza di armi. Vogliamo lanciare dei progetti pilota. Stiamo ancora lavorando sui dettagli”, ha detto Adams lunedì.

I crimini violenti nella metropolitana sono aumentati di quasi il 45% solo nella scorsa settimana e del 65%  su base annuale. Appena due settimane fa la metropolitana newyorkese è stata teatro della clamorosa sparatoria di Brooklyn, dove un uomo ha provocato ferite a una ventina di pendolari su un convoglio in viaggio verso la stazione di 36th Street. La polizia ha preso in custodia come sospettato il 62enne Frank James, che in tribunale rischia l’ergastolo per reato di terrorismo.