Piogge di proiettili a New York. Le armi da fuoco continuano a fare vittime e l’ultima è un adolescente di 12 anni che ha perso la vita ucciso da un proiettile vagante durante una sparatoria a Brooklyn, giovedì sera intorno alle 19:45 tra la East 56th Street e Linden Boulevard nella sezione East Flatbush. Secondo la ricostruzione della polizia, il ragazzo era in auto, con altri membri della sua famiglia, quando persone da due altre auto hanno cominciato a spararsi tra di loro. Il dodicenne che si trovava nel sedile anteriore, ne è andato di mezzo ed è stato raggiunto da diversi proiettili. E’ morto sul colpo. La donna accanto a lui, 20 anni, è rimasta ferita e sottoposta ad intervento chirurgico, ma non è in pericolo di vita. Sul sedile posteriore c’era anche una bimba di otto anni rimasta illesa. Le tre persone, vittime indirette della sparatoria, erano nella loro macchina parcheggiata per consumare un pasto da asporto.
Il motivo della sparatoria non è chiaro, ha detto la polizia, aggiungendo che due berline nere sono state viste fuggire dalla scena.
Il sindaco Eric Adams, parlando in conferenza stampa, ha deplorato l’attacco a “persone innocenti” e ha promesso che gli uomini armati sarebbero stati catturati.
La morte del ragazzo è stato l’ultimo triste episodio di un’ondata di violenza armata che ha accompagnato la pandemia, aumentando l’ansia di alcuni newyorkesi per la sicurezza pubblica, in particolare nei quartieri rovinati dalla pandemia come quelli che ospitano in gran parte neri e ispanici poveri e della classe operaia.