Uma Thurman mangia il pesce fresco, Henry Kissinger preferisce le linguine alle vongole mentre Anthony Blinken ha la passione per gli gnocchi. Gusti diversi per celebrities note in tutto il mondo, ma con un comune denominatore: una piccola osteria italiana che in un angolo di Sutton Place, l’estremo versante orientale di Midtown, offre privacy e una cucina sana. Si tratta de La Villetta, che ha aperto i battenti nel 2015 e immediatamente è diventato un punto di riferimento soprattutto per i residenti e per il personale diplomatico (e non) che lavora presso le vicine Nazioni Unite.
La mente dietro quella che è una tipica trattoria di quartiere nel senso più italiano del termine è Luigi Scarpelli, nativo di Polignano a Mare, ma cresciuto a Mola di Bari. Luigi, che ha sempre lavorato nel settore della ristorazione, anche quando si è trasferito negli Stati Uniti, nel 1993, non ha voluto abbandonare la sua passione. Dopo aver fatto la gavetta in alcuni ristoranti importanti di New York, ha deciso di aprirne uno suo.

È lui stesso a spiegare perché La Villetta è diventato un punto di riferimento per molti newyorkesi. “Offriamo un ambiente rustico – ha detto a La Voce di New York –, i clienti si sentono a casa, trovano la privacy godendosi piatti preparati con ingredienti sani e freschi. Essendo io pugliese, in menù abbiamo molte specialità locali, tra cui il polpo alla barese, le orecchiette alle cime di rapa, la pasta con i ricci, quando sono disponibili. Sono in molti a venire per il pesce e uno dei nostri piatti forti è il branzino al sale. È uno dei piatti che mangia spesso l’attrice Uma Thurman”.
Tra i regulars, oltre al premio Nobel Henry Kissinger, segretario di Stato sotto Richard Nixon e Gerald Ford, anche i genitori di Tony Blinken, attuale segretario di Stato di Joe Biden, nonché la diva hollywoodiana Scarlett Johansson.

L’anno scorso, sfidando la pandemia, Luigi ha deciso di espandersi creando un wine bar all’italiana. Ha aperto così L’Angolo della Villetta. Come suggerisce il nome, il posto si trova all’angolo del ristorante originale, ma propone un menù diverso. “Abbiamo deciso – continua Luigi – di lavorare con la pizza e gli antipasti e offrendo anche un tocco americano, con piatti come l’hamburger. La nostra pizza è una variante diversa da quella napoletana perché è sottile e croccante”.