New York diventa il comune più grande degli Stati Uniti. Con 33 voti a favore, 14 contrari e due astensioni, la nuova legge, approvata giovedì, consentirà agli immigrati che non sono cittadini statunitensi di votare per il sindaco e altre posizioni comunali. Una mossa storica che sta accendendo gli animi dei repubblicani, già pronti alle guerre legali, mentre i democratici di altre città pensano di seguire l’esempio della Grande Mela.
La misura garantisce ai non cittadini un’influenza significativa alle urne su un’ampia gamma di cariche elettive, tra cui la scelta del sindaco, consiglio comunale, controllore, difensore civico e i leader dei cinque distretti della città.
Circa 1 milione di non cittadini adulti vive a New York City, il che equivale al 20 percento degli attuali elettori registrati, anche se ancora non è chiaro quanti sarebbero idonei a votare, secondo i dati del censimento. Per registrarsi, i non cittadini devono aver vissuto nello Stato per 30 giorni e avere almeno un permesso di lavoro.