A New York è arrivata la variante Omicron. Il sindaco Bill de Blasio e la governatrice Kathy Hochul hanno annunciato giovedì sera che quattro pazienti della città sono stati contagiati.
Un caso a Brooklyn, due nel Queens e il quarto in un quartiere non identificato.
“Non c’è motivo di allarmarsi – ha dichiarato Hochul – vogliamo solo assicurarci che i cittadini siano a conoscenza delle informazioni, quando le riceviamo”. Anche De Blasio ha inviato una nota rassicurante, chiarendo però che i newyorkesi dovranno prendere provvedimenti per fermare la diffusione della variante.
“Dobbiamo presumere – ha fatto sapere il sindaco – che i cinque casi riscontrati indichino una diffusione nella comunità. Probabilmente i positivi alla variante saranno molti di più”. Niente di cui preoccuparsi, insiste anche De Blasio, perchè New York è dotata di strumenti “straordinari” per contenere l’epidemia. Uno su tutti, l’enorme apparato di vaccinazione messo in piedi dalle autorità.

De Blasio e Hochul hanno deciso di presentare un fronte unito, ponendosi in netto contrasto rispetto alla faida tra il sindaco e l’ex governatore Andrew Cuomo, che secondo molti avrebbe rallentato e intralciato la risposta della città durante le prime ondate di Covid-19.
Della variante Omicron si conosce ancora poco, ma su una cosa tutti gli esperti sembrano essere concordi. Nonostante l’elevata trasmissibilità, i soggetti contagiati presentano sintomi lievi.
Anche a New York, conferma la governatrice, il trend sembra essere rispettato. “I pazienti stanno bene e, in ogni caso, sia la situazione che gli strumenti a disposizione sono di gran lunga migliori rispetto al passato. Abbiate fiducia in ciò che siamo in grado di fare, perché in questo momento viviamo in un mondo diverso”.

Il primo caso di Omicron negli Stati Uniti è stato confermato mercoledì in California. Ieri, i funzionari hanno dichiarato che il secondo – in Minnesota – è stato trovato in un uomo recentemente presente a una convention di anime al Javits Center di Manhattan.
L’arrivo confermato di Omicron a New York precede di un giorno l’inizio dello stato di emergenza, stabilito per aiutare gli ospedali a far fronte ai numeri in aumento e alla minaccia della nuova variante ancora tutta da scoprire.