La favola e l’arte. La poesia e la storia. Accade che l’animazione riesca a tradurre il rococò e renderlo fruibile a grandi e piccini. Con semplicità e raffinatezza. “La Bella e la Bestia”, ad esempio. Fateci caso. Nel film di Walt Disney, uscito 30 anni fa, ci sono tutti i riferimenti delle arti decorative francesi del XVIII Secolo. Una favola tradotta in immagini che racconta un amore profondo e inaspettato, pubblicata per la prima volta nel 1740 da Suzanne-Gabrielle Barbot de Villeneuve, anche se la versione più nota è quella del 1756 di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont. Lo sfondo è d’epoca. E la Francia si dimostra ispiratrice degli artisti Disney, che hanno dato vita a personaggi come l’orologio Tockins, la teiera Mrs. Bric, il candelabro Lumière, tutti dotati di parola e intelletto, e di una forte personalità. Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo fatto entrare la storia nelle nostre case.
Al Met la potremo quasi toccare con mano. Con l’esposizione dell’orologio su piedistallo di André Charles Boulle, dei candelieri in bronzo dorato di Juste-Aurèle Meissonnier e le prime teiere di Meissen. C’è tanta Francia ne “La Bella e la Bestia”, con la sua meravigliosa sale da ballo, che ricorda la Sala degli Specchi di Versailles, tradotta in un fondale elettronico per il film.

Dal 10 dicembre a marzo, il Met proporrà un tuffo nel passato con una chiave di lettura fantastica, quella di Walt Disney. “Inspiring Walt Disney: The Animation of French Decorative Arts” esplorerà, attraverso 40 opere di arti decorative e design europei, l’animazione degli studios. Paralleli artistici con il rococò, ma non soltanto. Secondo il curatore della mostra Wolf Burchard, associato del Dipartimento di scultura e arti decorative europee del Met, le fiabe europee sono diventate una lente attraverso la quale osservare l’arte e la cultura occidentale.
Walt Disney ebbe un legame profondo con la Francia, legame che viene ricostruito nell’esposizione. Passò dalla collezione e realizzazione di mobili in miniatura e decorazioni per le case delle bambole alla creazione di film e parchi a tema. L’esposizione ripercorrerà storia ed ispirazioni dei primi film di animazione Disney: prima l’atmosfera germanica di Biancaneve e i sette nani (1937) con un disegno a tempera che fu presentato al Met nel 1938 e donato al museo; poi le influenze francesi di Cenerentola (1950) e de La Bella addormentata nel bosco (1959). Non solo rococò, ma anche un tuffo nel Medioevo per quest’ultima realizzazione, con gli arazzi della Caccia all’unicorno della collezione di The Met Cloisters. Castelli francesi e tedeschi diventano luoghi da fiaba non soltanto nei film, ma anche nei parchi a tema Disney, e l’esposizione al Met ne esaminerà i progetti architettonici.

Tornando a “La Bella e la Bestia”, la proiezione della prima è legata alla serata inaugurale del New York Film Festival, nel 1991. Un evento che fu memorabile, perchè per la prima volta la Disney proiettò un film incompleto. C’erano ancora sequenze in fase di produzione, mancanti del colore finale, altre erano solo uno schizzo. Il film Disney è stato coronato da due Oscar per la colonna sonora, ma aveva anche ottenuto la nomination come miglior film: cosa non da poco per un cartone animato.
“Inspiring Walt Disney: The Animation of French Decorative Arts” è stata organizzata dal Metropolitan Museum of Art di New York insieme alla Wallace Collection di Londra, dove l’esposizione si trasferirà nella primavera del 2022.