Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
July 4, 2021
in
New York
July 4, 2021
0

Le mille vite dell’Ansonia Hotel, tra cantanti, mafiosi, scambisti ovvero tanta New York

Nato alla fine del XIX sec. come albergo, nella sua vita ebbe tante trasformazioni, diventando persino una "fattoria degli animali"

Renato GrussubyRenato Grussu
Le mille vite dell’Ansonia Hotel, tra cantanti, mafiosi, scambisti ovvero tanta New York

Ansonia Hotel in the early 1900's.

Time: 6 mins read

Nacque nel 1897 tra la 73esima e Broadway, in quella che allora era allora considerata la periferia di New York, suo padre era il ricco miliardario William Earle Dodge Stokes che andò poi a sviluppare gran parte dell’Upper West Side. Stokes battezzò la sua figlia più amata con il nome del nonno Anson Green Phelps e, fin dall’inizio, si capiva che sarebbe stata destinata a qualcosa di insolito e grandioso, qualcosa che anche a New York City si era visto raramente. La sua abbagliante bellezza unita alla sua grazia e al suo fascino non avevano rivali: elegante e sofisticata, magari poco ortodossa, ma con la seducente innocenza di una ragazza di campagna. A prima vista si poteva quasi pensare che fosse stata educata all’estero, molto probabilmente in Francia, forse per il modo di vestire e per le sue maniere raffinate, ma era in realtà una pura newyorkese.

Ansonia 1905, courtesy Museum of the city of New York

Il suo nome è Ansonia! La perduta Grande Dama di New York

Stokes stava progettando di sviluppare gran parte dell’Upper West Side, che a quel tempo era solo un deserto di rocce e baracche, e la sua visione era trasformare la Broadway negli Champs-Elysees di Manhattan. L’Ansonia Hotel fu costruito su una scala di grandezza e magnificenza che solo pochissimi hotel di quei tempi avevano, come il Plaza, l’Astor e il Waldorf Astoria. L’edificio era alto diciotto piani fu progettato nell’elegante stile Beaux Arts, con mansarde di grandi dimensioni che si erano chiaramente ispirate all’architettura francese. L’Ansonia aveva 1.400 camere e 340 suite, la sua facciata aveva un design esageratamente decorato e intricato, con balconi in ferro battuto intrecciato e all’interno una magnifica sala da ballo, palme ovunque, un’elegante hall con in mezzo una fontana con delle foche che ci sguazzavano dentro, e nel seminterrato, sontuosi bagni turchi e la più grande piscina coperta del mondo. Nonostante tutti questi eccessi ornamentali, l’Ansonia Hotel riuscì a rimanere leggero, elegante e in armonia con l’ambiente circostante e il vicino Central Park. Aprì come lussuoso hotel residenziale, cercando di attirare ricchi inquilini dal centro di Manhattan.

Prendendo ispirazione dalla natura, il signor Stokes creò una vera e propria fattoria sul tetto dell’Ansonia Hotel. In anticipo sui tempi e sui brunch salutisti degli hipster nostrani, l’Ansonia già serviva nei suoi ristoranti uova fresche prodotte nel suo pollaio di 500 galline. Il latte fresco era prodotto da alcune capre e dalle tre mucche che vagano allegramente sul tetto in compagnia di maiali e oche, e per completare l’atmosfera bucolica vi era stato aggiunto anche un piccolo orso.

Questo ambiente pastorale deve aver ispirato anche il dittatore messicano Victorian Huerta che poco dopo aver preso il potere con un colpo di stato, durato poco, fu cacciato dal Messico e si trasferì all’Ansonia con un pollaio sul tetto.

Il progetto verde dell’Ansonia si rivelò però insostenibile per il Dipartimento della Salute che un giorno fece irruzione sul tetto dell’hotel, chiuse la fattoria e rimosse tutti gli animali, comprese le foche che sguazzavano gioiose nella fontana della hall. Sebbene si sappia poco di come sia finito l’orso, il signor Stokes riuscì a salvare Nanki-Poo, il maialino appartenente a suo figlio e salvò anche con successo ben 47 polli nascondendoli nel suo appartamento; non ebbe però molto successo nel salvare il suo matrimonio, sua moglie infatti lo avrebbe anche condiviso con qualche amante occasionale, ma certamente non lo voleva condividere con le galline.

L’Ansonia si trovava ad affrontare il costante problema immobiliare di New York, la posizione! Mentre con la costruzione del Dakota il quartiere era migliorato, la Broadway non fu mai stata considerata chic come la Fifth Avenue e certamente la posizione dell’Ansonia non era l’ideale per un hotel di lusso. Tuttavia, il famoso impresario di Broadway Florenz Ziegfeld si trasferì con sua moglie, la star di Folles, Anna Held, in un appartamento di tredici stanze all’Ansonia: l’amava così tanto che teneva una sua statua d’oro a grandezza naturale nel loro appartamento e, noblesse oblige, aveva anche un’altra statua a grandezza naturale della sua amante Lillian Lorraine in un altro appartamento, sempre all’Ansonia.

Se le sue mura potessero parlare…

Ci racconterebbero che i problemi iniziarono fin dall’inizio, non appena il truffatore Albert Adams si registrò nel lussuoso Ansonia Hotel dopo aver trascorso un anno in un alloggio un po’ più spartano nella prigione di Sing-Sing.  È dall’Ansonia, infatti, che diresse il suo racket, rovinando la reputazione dell’hotel ed è il luogo dove, in seguito, si suicidò. L’hotel cercò di superare il momento, fino a quando non arrivò Arnold Rothstein, il quale era il mentore dei mafiosi italiani Lucky Luciano e Frank Costello e Kingpin della mafia ebraica di New York. Nelle stanze dell’Ansonia Hotel incontrò un gruppo di giocatori della squadra dei Chicago White Sox e cospirò con loro per truccare la World Series del 1919. Tuttavia, la perdita fu così evidente che i giocatori colpevoli furono scovati e successivamente squalificati a vita. L’Ansonia tornò poi in gioco quando, dopo non molto, vi andò ad abitare la leggendaria stella del baseball, Babe Ruth, il quale si sentiva così a suo agio nell’hotel che notoriamente vi si aggirava ovunque in vestaglia.

E se i muri potessero cantare…

Arturo Toscanini, frequentatore dell’Ansonia

L’Ansonia sarebbe una sinfonia; infatti, l’albergo si dimostrò la perfetta dimora per musicisti, essendo l’hotel costruito a diversi isolati a nord del Metropolitan Opera. Si dice che le porte furono appositamente costruite per garantire ai pianoforti a coda di poter essere facilmente spostati dentro e fuori dagli appartamenti. L’hotel, con i suoi numerosi scandali, drammi e melodrammi, era già riuscito a farsi una reputazione ed era quindi  logico che l’élite dell’Opera si sentisse a casa. Quando il manager della Scala Giulio Gatti Casazza divenne direttore generale del Met, si trasferì all’Ansonia e ben presto l’intero Met lo seguì. Il grande tenore Enrico Caruso vi soggiornò, seguito dal leggendario direttore d’orchestra Arturo Toscanini e da una serie di compositori, Igor Stravinsky, Gustav Mahler e Sergei Rachmaninoff, oltre a un intero palcoscenico di stelle dell’opera.

Dopo la morte di Stokes nel 1926, l’Ansonia iniziò lentamente a cadere in rovina: un grande danno alla sua struttura fu fatta in un gesto patriottico durante la Seconda Guerra Mondiale quando il meraviglioso rivestimento in rame delle cupole dell’Ansonia fu rapidamente rimosso insieme ai tubi di rame che creavano il sistema di raffreddamento più avanzato degli anni Venti, pompando l’aria attraverso il ghiaccio per mantenere l’hotel a una temperatura costante di 70 gradi. Anche i futuristici tubi pneumatici che consegnavano la posta tra le stanze e la hall furono rimossi dalle pareti.

L’Ansonia fu poi venduto a un avido imprenditore immobiliare che fece marcire l’edificio per diversi decenni, riuscendo quasi a farlo demolire negli anni Sessanta.

Nel 1968 l’ex cantante lirico Steve Ostrow riportò l’Ansonia alla ribalta quando rilevò la piscina e il bagno turco dell’hotel e, memore della Roma di Caligola, li riempì di colonne romane, cascate, gay seminudi e palme e li ribattezzò i “Continental Baths”. Con 400 stanze private i bagni attiravano circa 10.000 clienti  gay a settimana, tra i clienti anche Alfred Hitchcock, Mick Jagger, Rudolf Nureyev, Valentino e Andy Warhol. Questo club gay illegale era protetto dalla mafia e fu come un bizzarro matrimonio tra l’ancora non nato Studio 54 e la cage aux folles. Attirò molti cantanti e DJ famosi come Patti Labelle, Sarah Vaughn, Frankie Knuckles e le sorelle Pointer, nonché la giovane icona gay Bette Midler accompagnata da Barry Manilow. Con le sue principesse, i poveri, il disco-pop e il popper rappresentò il meglio della New York degli anni Settanta.

Con quella spavalderia non ci volle molto tempo affinché anche gli scambisti entrassero in azione.

Nel 1976 i Continental Baths chiusero e presto riaprirono come il “ritiro di Platone”, un sex club etero per scambisti provenienti dalla periferia. Dal momento che non erano ammessi uomini single, un impiegato creativo pensò di fare un buco nel muro del seminterrato e, come precursore del pay-per-view in camera, fece pagare due dollari agli uomini single per avere un’anteprima.

Bette Midler

Cartomanti e medium si trasferirono per qualche motivo nell’ormai bohémien Ansonia Hotel, senza prevedere che nel vicino futuro sarebbero stati  sfrattati. Nel 1980 l’hotel divenne protetto dalle Belle Arti e nel 1992, Ansonia venne trasformato in appartamenti, venduti a chiunque fosse disposto a pagare.

Ansonia, nella sua lunga vita, visse cambiamenti e trasformazioni impensabili, qualcosa che nemmeno le sue sorelle più conosciute in città avevano mai sperimentato, ebbe molte relazioni con musicisti famosi, cantanti d’opera, ma non arrivò mai a sposarsi. Seguendo lo stesso flusso di Gotham, visse molti scandali, rapine e persino connessioni mafiose, ebbe dei flirt con degli omosessuali, il che era uno scandalo a quei tempi. Fece tutto il possibile per sopravvivere. Con l’avanzare della vecchiaia Ansonia realizzò che era uscita da tutto questo come una diva, con nobile compostezza e dignità.

Alla fine, anche se tutti ebbero un pezzo di lei, la sua bellezza splende ancora. Ansonia visse e sopravvisse come una vera newyorkese.

Share on FacebookShare on Twitter
Renato Grussu

Renato Grussu

Renato Grussu ha lavorato per 20 anni come executive manager per alcune importanti catene alberghiere a New York e nel 2008 ha aperto la sua agenzia di viaggi "Arriva Travel", specializzata nell’assistere aziende Italiane, delegazioni governative e viaggiatori individuali, nei loro soggiorni a NYC e negli USA. Tra i clienti si annoverano importanti aziende della moda e agroalimentare. Negli ultimi 10 anni ha personalmente assistito alla logistica alberghiera delle delegazioni dei Primi ministri Italiani e del Presidente della Repubblica in visita ufficiale negli US. Renato Grussu, owner of New York based "Arriva Travel", has worked for 20 years in Italy and in New York, as an executive manager for major International hotel chains. In 2008 he opened his boutique Travel Agency. Among his esteemed clients there are many known names of Italian Fashion and Food Industry. For the past 10 years he has also personally assisted in the hotel logistic of Italian Prime Ministers and President.

DELLO STESSO AUTORE

Viva l’Italia a New York: c’è Francesco De Gregori che la tiene unita e forte cantando

Viva l’Italia a New York: c’è Francesco De Gregori che la tiene unita e forte cantando

byRenato Grussu
La guerra tra i “Robber Barons” per la conquista degli Hotel di Manhattan

Plaza Hotel: Its Rise, Splendor and Decline From the Great Gatsby to Trump’s Betrayals

byRenato Grussu

A PROPOSITO DI...

Tags: AnsoniaAnsonia HotelBroadwayHotel a New Yorkupper west side
Previous Post

Andrea Cresti: addio al geniale autore del Teatro Povero di Montichiello

Next Post

Papa Francesco sarà operato oggi al Gemelli di Roma: intervento programmato da tempo

DELLO STESSO AUTORE

La guerra tra i “Robber Barons” per la conquista degli Hotel di Manhattan

Plaza Hotel: ascesa, grandiosità e declino, dal Grande Gatsby ai tradimenti di Trump

byRenato Grussu
Tra Grand Army Plaza e Quinta Avenue, per il gran duello tra il Plaza e Savoy Hotel

The Duel Between the Plaza and Savoy Hotels in Grand Army Plaza at 5th Ave.

byRenato Grussu

Latest News

Trump blocca la nomina di Jared Isaacman alla NASA: sfuma il sogno di Musk

Trump blocca la nomina di Jared Isaacman alla NASA: sfuma il sogno di Musk

byZoe Andreoli
Harvard ancora sotto accusa: ora è la matematica a diventare un caso politico

Harvard ancora sotto accusa: ora è la matematica a diventare un caso politico

byDania Ceragioli

New York

Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante
Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

byCristiano Palladino

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
La formazione e l’evoluzione del pensiero di Papa Francesco

Papa Francesco sarà operato oggi al Gemelli di Roma: intervento programmato da tempo

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?