I turisti stanno tornando a New York, ma potrebbero ritrovarsi in una città molto diversa da quella che hanno lasciato nel marzo 2020 prima che la pandemia scoppiasse. Pipì ad ogni angolo, persone accampate sui marciapiedi, senzatetto ubriachi, molti con problemi di salute mentale e droga sono diventati una presenza crescente a Manhattan. È in particolare a Hell’s Kitchen e a Times Square che si concentrano la maggior parte di loro. A riportare la notizia è l’autorevole agenzia Reuters, ripresa dai giornali locali di New York.
In alcuni quartieri, le denunce di aggressioni e rapine sono aumentate rispettivamente del 185% e del 173%, quest’anno, anche se in tutta la città l’aumento delle aggressioni è stato solo dell’8%, mentre le rapine sono diminuite del 5%.
Le persone hanno bisogno di sentirsi al sicuro e i residenti criticano duramente lo stato per non aver fornito abbastanza servizi di salute mentale e aver “trasferito” queste persone nei bei quartieri newyorkesi.

Tutto è iniziato la scorsa primavera. Mentre la pandemia infuriava, il Dipartimento dei servizi per i senzatetto (DHS) aveva trasferito 10.000 persone da rifugi affollati a 67 hotel le cui prenotazioni per turismo e affari erano diminuite.
De Blasio aveva affermato che lo spostamento dei senzatetto sarebbe stato temporaneo, ma non ha poi dato nessuna tempistica per il ritorno nei rifugi, dove nel frattempo aveva promesso una maggiore disponibilità dei servizi.
Il problema resta e molti democratici in corsa per la carica di sindaco di New York alle elezioni primarie di martedì prossimo hanno chiesto di convertire gli hotel in alloggi per i senzatetto. La faccenda genera non poche polemiche. Per i residenti dei quartieri benestanti, i senzatetto che chiedono l’elemosina rovinano il loro ambiente così pulito ed elegante.
Sono in particolare, gli adulti single con un basso reddito i caduti in disgrazia a causa delle ricadute economiche della pandemia, ma pare che anche in tempi di Covid, a New York molti pensino soltanto agli affari propri.