Google è a New York da 20 anni e oggi, 17 giugno, apre il suo primo negozio fisico permanente, nel quartiere di Chelsea a Manhattan, all’angolo tra la Quindicesima Strada e la Nona Avenue, dove è già presente un campus urbano che ospita buona parte degli oltre 11 mila dipendenti della company nella Grande Mela. “Questo store è come una naturale estensione del nostro rapporto di lungo termine con la città”, ha detto Jason Rosenthal, vicepresidente del settore direct channels e memberships. Prima del negozio fisso a New York, Google aveva aperto dei negozi pop up sia a Chicago che a Manhattan, ma tutti legati a eventi particolari o al lancio di nuovi device.
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Nello Store, i clienti possono acquistare e scoprire una gamma completa dei prodotti realizzati da Google: dagli smartphone Pixel ai dispositivi intelligenti per la casa Nest, dai tracker per il fitness Fitbit, ai portatili Pixelbook. Verranno venduti anche alcuni prodotti a marchio Google, come magliette, cappelli, palle da basket, giocattoli per cani e inoltre è prevista la possibilità di acquisto online sul sito ufficiale con ritiro in negozio. Ci saranno degli esperti per i problemi di assistenza quali la riparazione di uno schermo rotto, l’installazione degli ultimi aggiornamenti e i nuovi clienti potranno invece soddisfare la loro curiosità partecipando a uno dei tanti workshop offerti durante l’anno. Insomma un team specializzato sarà in grado di fornire aiuto per qualsiasi esigenza. Il negozio di 5.000 piedi quadrati inoltre includerà anche stanze in cui i clienti potranno sperimentare “scenari di vita reale” in cui i prodotti Google possono essere utili, ha dichiarato la società.
La sostenibilità, principio fondamentale del mondo Google, è stata invece rispettata per la progettazione del negozio. I materiali, come tutti i processi di produzione e i sistemi meccanici, sono stati scelti dopo una scrupolosa selezione. Per quanto riguarda il design, ad esempio, l’operazione dell’impiallacciatura delle pareti è stata creata con un morbido noce americano sostenibile, ogni apparecchio di illuminazione è efficiente dal punto di vista energetico, i mobili personalizzati in sughero e legno sono stati creati con un artigiano locale di Greenpoint, Brooklyn e persino la moquette (prodotta con materiali riciclati) è stata fissata rispettando le regole della sostenibilità.

“Si tratta di un importante passo avanti nel fornire un’esperienza di Google quanto più utile possibile, ovunque e ogni volta che le persone ne avranno bisogno. Siamo impazienti di incontrare molti dei nostri clienti e ascoltare i loro feedback sul negozio in modo da poter sviluppare l’esperienza e continuare a esplorare e sperimentare le potenzialità di uno spazio di vendita fisico”, scrive la società. Se dovesse riscuotere successo quello di Manhattan sarà dunque il primo di una lunga serie di altri store fisici che la società aprirà negli Stati Uniti, un modello di negozio molto simile a quello scelto da Apple, che ha inaugurato i suoi primi store fisici già nel 2001, facendo da apripista. “Siamo così incredibilmente orgogliosi del lavoro che i nostri team hanno svolto insieme da quando abbiamo iniziato questo progetto quasi quattro anni fa che non vediamo l’ora di presentare il primo negozio di Google al mondo”.