Quest’anno, i parchi di New York hanno iniziato a brulicare di barbecue, compleanni e picnic alcolici ben prima del Memorial Day Weekend, l’inizio non ufficiale dell’estate. Con il calo dei casi di Covid-19 e l’aumento dei tassi di vaccinazione, vivere la nuova normalità in città ha fatto nascere l’abitudine di dar vita a feste chiassose, tanto che folle rumorose si riversano nelle strade del Greenwich Village fino a tarda notte. E Washington Square Park, uno dei più conosciuti parchi pubblici di New York frequentato soprattutto da giovani studenti universitari, oggi è popolato dalla polizia.
Ma l’aumento dei controlli e la chiusura del lato nord-ovest, non sono state misure sufficienti per risolvere il problema. L’intensificarsi delle chiamate dei residenti che lamentano e denunciano il disturbo della quiete pubblica, hanno portato i funzionari della città a comunicare che la chiusura serale nel fine settimana da venerdì, a domenica, non sarà più come di consuetudine a mezzanotte, ma due ore prima, e quindi alle dieci. Il nuovo coprifuoco notturno è per il momento una drastica decisione a tempo indeterminato, per consentire di arginare i disordini e porre fine a comportamenti scorretti, come saltare sui veicoli delle macchine, minacciare gli agenti e lanciare oggetti.

Inoltre, se il lasciarsi andare ai nuovi ritmi della città sembra aver riportato il buonumore, con la riapertura del parco si è anche intensificato il serio problema dello spaccio e del consumo di droghe. “L’angolo nord-ovest di Washington Square Park, è negli ultimi mesi una tana della droga, piena di crack ed eroina”, racconta un residente.
Pochi giorni prima degli interventi della polizia, passeggiando nel parco, era normale trovare spacciatori ambulanti. Eppure, durante l’amministrazione De Blasio, la lotta alla droga si è fatta più intensa. New York ha riportato solo 5.372 arresti per droga l’anno scorso, il numero più basso mai registrato. Nonostante le ultime settimane siano state un inferno, la responsabilità delle attività illegali è del dipartimento di polizia, che sembra averle prese sul serio. La portavoce del NYPD, Jessica McRorie, ha dichiarato che è in corso un duro lavoro per affrontare il crimine e migliorare le condizioni della qualità di vita nel parco, che va oltre il pattugliamento degli ultimi eventi.

Quel che rimane da chiedersi rispetto ai disordini a Washington Square Park è se la pandemia sarà seguita da un periodo di grande baldoria. Non sempre infatti il rapporto di causa ed effetto tra epidemie e successive “rinascite” è chiaro e facilmente individuabile dal punto di vista storico. Qualcuno ha cominciato a chiedersi se il post-pandemia sarà seguito da un periodo simile ai Roaring Twenties. Soprattutto nei paesi più avanti con le vaccinazioni, come gli Stati Uniti, da alcune settimane si sta consolidando un clima di generale ottimismo e progettazione del futuro. Con l’avvicinarsi della stagione estiva, è facile percepire un progressivo venir meno della determinazione delle persone all’astinenza dalla socialità e dallo svago di gruppo, ma per evitare gli eccessi sarebbe prudente non archiviare dalla memoria collettiva la cautela.