Un’idea cullata da anni, che è già social ed ha migliaia di followers. Un progetto no profit che consentirebbe ai newyorkesi di tuffarsi nell’East River, come non accadeva dal 1938.
+ Pool potrà sorgere a Nord del Manhattan Bridge, questa è la novità: la sua collocazione è appena stata approvata. Adesso bisognerà pensare a regolamentarla. Ma cos’è + Pool? Una piscina-filtro, che sarebbe in grado di trattare l’acqua del fiume e renderla balneabile. Il progetto prevede che abbia una forma di “più”, con quattro distinti e separabili settori: una piscina per bambini, una sportiva, un’olimpionica e una piscina lounge. Ognuno può essere utilizzato in modo indipendente, ma è possibile, all’occorrenza, riunirli. Questa l’estetica.
Il progetto, riportano Curbed e New York Post, dovrebbe costare tra i 20 ed i 25 milioni di dollari, quasi tutti provenienti da privati. Ma da dove parte l’iniziativa? Bisogna fare un passo indietro e guardare al passato. Intanto va detto che un tempo tuffarsi nel fiume era cosa abituale, che poi è diventata rischiosa sia per l’inquinamento sia perché è aumentato il traffico di barche. A lungo, nel diciannovesimo secolo, sono stati utilizzati bagni galleggianti, per lo più chiatte a fondo aperto. Nel 1890 ce n’erano ben 15 tra Hudson e East River. La prima idea di piscina galleggiante è del 1999. La Floating Pool Lady fu inaugurata nel 2007 al largo del Brooklyn Bridge Park. Adesso ha cambiato nome e collocazione: si chiama Barretto Park Pool ed è nel Bronx. Sin qui la storia delle piscine galleggianti di New York e della voglia di vivere il fiume. + Pool, pensata nel 2010, va oltre.

Non solo è quattro piscine in una, ma è, come detto, un grande filtro. “Come un colino gigante lasciato cadere nel fiume – si legge sul sito ufficiale – + Pool filtra l’acqua del fiume all’interno delle sue pareti, rimuovendo batteri, contaminanti e odori, lasciando solo acqua sicura e balneabile che soddisfa gli standard locali e statali”. Il progetto nasce dalla visione di un gruppo di amici, i consulenti di design Archie Lee Coates e Jeff Franklin con l’architetto Dong-Ping Wong, durante una chiacchierata al bar in un giorno molto caldo.
Un’idea che viene postata su Facebook e subito attira l’attenzione al punto che nel 2013 la rivista Time l’ha definita come una delle migliori invenzioni dell’anno. Così sono nate le prime feste di beneficienza per raccogliere firme, fondi e consensi nell’ambito di una campagna chiamata “Nuota nel fiume”. E se nel 2019 il progetto stava andando avanti rapidamente, la pandemia ha messo un freno. Sino ad oggi. Gli aggiornamenti sono costantemente pubblicati sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter dell’associazione no profit “Friends of + Pool”, che segue le orme di progetti innovativi tra pubblico e privato, un po’ come quello della High Line.

L’organizzazione è nata, infatti, con lo scopo di sostenere lo sviluppo e l’eventuale funzionamento e manutenzione della piscina ma, si legge sempre sul sito ufficiale, “è stata fondata anche per sostenere la conservazione dei corpi idrici naturali, promuovere la gestione dell’acqua ed educare il pubblico sull’importanza dell’acqua pulita”. Il team che ha ideato + Pool ha lavorato per sei settimane su un molo dell’East River con ingegneri e consulenti ecologici. Sono stati testati diversi materiali filtranti, studiando batteri come enterococchi e coliformi fecali con i professori del Lamont-Doherty Earth Observatory e della Columbia University.
Hanno collaborato designer, architetti navali ed il sistema di filtraggio è stato testato per cinque mesi. Ad oggi, i sostenitori del progetto sono oltre 5 mila. Ci sono ancora dettagli da definire, ovvero come + Pool sarà ancorata al letto del fiume, ma anche la realizzazione delle passerelle tra la piscina e il Lower East Side, docce e spogliatoi. Insomma, c’è ancora molto da fare e non ci sono ancora date per il via ai lavori. Ma di + Pool, che dovrebbe aiutare a pulire più di 600 mila litri d’acqua al giorno senza prodotti chimici e senza cloro, stanno già parlando i candidati a sindaco di New York, città che strizza l’occhio sempre di più al green e al benessere.