Attenzione con gli affitti se vivete nello Stato di New York. Un ritardo nei pagamenti potrebbe risolversi con un semplice rimprovero, ma, se siete più sfortunati, potreste essere rapiti dal vostro padrone di casa.
È ciò che è successo ad Albany, la capitale del Paese, dove il proprietario di un immobile, stanco dei ritardi dei suoi inquilini, ha deciso di risolvere le cose senza troppi giri di parole. Si è introdotto nel loro appartamento armato di pistola, li ha legati, bendati con una federa e portati tra le mura di un cimitero, dove alla fine li ha lasciati.

Douglas, così si chiama l’autore del rapimento, non è nuovo a gesti di questo tipo. Certo, mai si era spinto a tanto, ma in passato aveva già avuto problemi con la polizia, che lo aveva arrestato per aggressione e violazione di domicilio. Era frustrato, perché l’ordine che vieta gli sfratti almeno fino a maggio arrivato a causa della pandemia, gli ha impedito di cacciare di casa gli inquilini che lo hanno fatto aspettare troppo. I due, 21 e 32 anni, sono una coppia di ragazzi, che hanno deciso, almeno per ora, di non rilasciare commenti sulla vicenda.
Douglas li ha colti di sorpresa mentre dormivano e, facendosi probabilmente aiutare da due complici, li ha aggrediti con calci e pugni. Poi la pazzia (o forse il genio, dal suo punto di vista) di portarli tra le bare di un cimitero lì vicino, proprio nel bel mezzo di una forte nevicata. Forse l’obiettivo era quello di traumatizzarli, oppure spaventarli al punto da costringerli ad abbandonare volontariamente le mura dell’appartamento.

Comunque, quale che fosse il suo scopo, alla polizia l’atteggiamento del “landlord”, il termine inglese con cui si definisce il padrone di casa, non è piaciuto granchè. I rapporti stilati sottolineano il fatto che Douglas abbia abbandonato la coppia nel cimitero innevato, esponendola a un rischio di gravi lesioni fisiche. Solo l’abilità della donna, che è riuscita a slegarsi da sola, ha fatto sì che potessero chiamare aiuto.
Il rapitore è stato arrestato lunedì pomeriggio con l’accusa di sequestro di persona aggravato e al momento si trova nella prigione della contea di Albany, con una cauzione di 50.000$.
Quello degli affitti non pagati è un problema molto comune nello stato di New York, dove circa un milione di persone, a causa della pandemia, rischiano di finire per strada. Al momento, la legge che vieta ai proprietari degli immobili di applicare lo sfratto, è stata prorogata fino al 1° maggio. Arrivati però alla fatidica data, è possibile che Andrew Cuomo decida per un nuovo allungamento dei tempi. Il governatore, per cercare di ricompensare almeno in parte i landlord penalizzati da questo provvedimento, ha messo sul piatto un piano di ristori da 1,3 miliardi di dollari, ma questo ovviamente non basta.

Gli inquilini festeggiano, anche se il rinvio non risolve i problemi. Prima o poi, il blocco degli sfratti dovrà essere tolto e allora i debiti torneranno a presentarsi. Certo, ancora per qualche mese possono tirare un sospiro di sollievo e dormire sonni tranquilli: c’è la legge a tutelarli.
A meno che, come nel caso dei due sfortunati newyorkesi, il padrone di casa non abbia una corda e un po’ di spirito criminale. In quel caso, conviene chiudere con molta attenzione la porta di casa. E magari sonnecchiare con un occhio sempre aperto.