Dopo l’estensione dell’idoneità al vaccino anti-Covid-19, annunciata dal governatore Andrew Cuomo, e che include persone affette da patologie, da domenica sono state effettuate più di 250.000 prenotazioni. Ma a causa della mancanza di dosi di vaccino, tutti i siti di vaccinazione statali tranne quattro sono al completo fino al 16 aprile. Inoltre, il sito dello stato di NY non è riuscito a reggere il traffico di utenti. Erano centinaia di migliaia le persone che hanno tentato simultaneamente di prenotare un appuntamento.
La scorsa settimana, i funzionari statali avevano annunciato che milioni di newyorkesi con condizioni preesistenti come cancro, malattie renali, gravidanza, o coloro che sono immunocompromessi, come essere sieropositivi e obesiti, sarebbero stati in grado di registrarsi per le vaccinazioni il 14 febbraio. Nella sola New York City, il totale delle persone che si qualificano per il vaccino, compresi i gruppi precedenti come i lavoratori essenziali e quelli con più di 65 anni, è ora aumentato a 4,5 milioni di persone.
“Stiamo lavorando duramente per espandere l’eleggibilità, rendere più facile la prenotazione degli appuntamenti e far si che il vaccino arrivi alle persone in tutto lo stato, e il sistema sta funzionando,” ha affermato in una dichiarazione il Governatore Cuomo, come riporta Gothamist. “250.000 appuntamenti in un solo giorno è un traguardo incredibile, e possiamo fare di più, abbiamo solo bisogno di più scorte di vaccini.” A partire da martedì pomeriggio, gli appuntamenti in tutti i siti gestiti dallo stato di New York sono prenotati fino al 16 aprile, ad eccezione della New York State Fair a Syracuse (fino al 16 marzo), SUNY Potsdam (fino al 1 aprile), Rochester Dome (fino al 4 aprile) e SUNY Stony Brook (fino al 13 aprile).

Al momento, però, il Governatore ed il suo ufficio si trovano in una situazione estremamente complicata, e di bassa popolarità. Dopo che una consigliera di Cuomo ha confermato che l‘ufficio del Governatore ha deliberatamente mentito sul numero di decessi da COVID-19 nelle case di riposo, i newyorkesi hanno meno fiducia nello stato, e Cuomo rischia l’impeachment. Quindi, quando l’ufficio afferma che il sistema funziona, e che il vaccino arriverà presto a tutti, alcuni restano scettici. In parte, il miglioramento della disponibilità del vaccino dipende dal governo federale, che deve mandare le dosi, e Cuomo e De Blasio sperano che l’amministrazione democratica di Biden li aiuterà.
A New York City, invece, si intravede un barlume di speranza. Ieri, il sindaco Bill De Blasio ha affermato che è ora concesso ai dottori di recarsi direttamente nelle case, o appartmenti, degli anziani, per somministrare loro il vaccino, o per offrire cure mediche. “Porteremo il vaccino COVID-19 direttamente ai nostri anziani che sono costretti a rimare a casa”, ha detto De Blasio durante la conferenza stampa. “Istituendo siti di vaccinazione nelle comunità di pensionati, inviando personale medico nei singoli appartamenti per vaccinare a casa, e assicurando che gli assistenti sanitari domestici ricevano il vaccino. Terremo al sicuro i nostri anziani”.

In Italia, questo è un fenomeno già ben diffuso, per assicurare che coloro che non posso lasciare le loro dimore possano comunque ricevere il vaccino. Ma la Grande Mela era un po’ indietro, e questa implementazione potrebbe portare dei risultati fondamentali. Secondo i dati, infatti, una grande percentuale di decessi nelle case di riposo avviene perchè il personale vi “introduce” il coronavirus. In questo modo, sia gli anziani sia il personale dovrebbero essere protetti.
Insomma, al momento New York è sulla buona strada, avendo esteso l’idoneità a metà della sua popolazione, ma è necessario che aumenti anche la fornitura delle dosi del vaccino, che scarseggia ormai da mesi. Secondo sia Cuomo che De Blasio, c’è abbastanza personale medico e disponibilità di siti dove somministrare il vaccino; quindi, appena arrivano le dosi, se arrivano, New York dovrebbe iniziare a vaccinare rapidamente ed efficacemente.