Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
January 17, 2021
in
New York
January 17, 2021
0

Quando l’Impero era sulla Quinta: Waldorf Astoria, hotel sempre al centro di New York

Nelle città europee il cuore resta sempre lo stesso, ma a Manhattan la zona vitale dove un hotel deve esserci è fluida: la storia del Waldorf-Astoria

Renato GrussubyRenato Grussu
Quando l’Impero era sulla Quinta: Waldorf Astoria, hotel sempre al centro di New York

The first Waldorf Astoria on Fifth Ave and 34th Street

Time: 5 mins read

Appena arrivato a New York rimasi stupefatto dalla città ma, nello stesso tempo, mantenni la mia visione eurocentrica del mondo. Ero convinto che per quanto bella New York non fosse né Roma né Parigi. Ho presto realizzato che il soprannome dello Stato, “Empire State” era ben meritato. New York City era infatti la sede dell’Impero. Nessuna città si è evoluta così in cosi breve tempo. Questo si constata anche nella magnifica e stupefacente varietà dei suoi hotels, con la loro innovazione e il variegato panorama architettonico che non ha paragoni nel mondo. La regola della perfetta posizione si riscontra ovunque nel mercato immobiliare, ma a New York e’ un po’ complicato in quanto la citta e’ sempre stata in continuo cambiamento e gli hotels sono di successo solo fino a quando la loro posizione geografica, e il loro design e il loro rende “vendibili”, altrimenti, via! si passa oltre.

Un design di moda oggi o una posizione centrale a New York, potrebbe non esserlo domani e, a volte anche nella relativa distanza di pochi isolati, tutto potrebbe cambiare radicalmente. Per rendercene conto basta osservare il passato.

Il Waldorf-Astoria ora su Park Avenue

Il Waldorf-Astoria, Iconico e storico hotel Art Deco, posizionato sulla ricca Park Avenue e 54esima strada, non è il Waldorf-Astoria “originale”. Il primo Waldorf-Astoria fu infatti costruito in una posizione ben diversa all’angolo della Quinta avenue e 33-34ma strada, nel 1893 in stile rinascimentale Tedesco da Mr. William Waldorf Astor, era una struttura di 13 piani di altezza, che contava ben 450 camere.

Il nome dell’hotel derivava da una piccola cittadina tedesca di nome “Waldforf”, dalla quale era emigrata la famiglia Astor. E’ bene ricordare che in quegli anni la Quinta Avenue era considerata una zona esclusivamente residenziale per i super ricchi per cui la costruzione dell’hotel nel quartiere non fu, inizialmente, affatto ben vista, anzi. Tutto cominciò con una disputa tra William e la zia  Mrs.Caroline Webster Schermerhorn Astor. Chiamata spesso semplicemente, “Mrs.Astor” era la matriarca dei Knickerbocker di New York, appartenente alla vecchia aristocrazia olandese della città. Lei era l’arbitro che decideva chi potesse, o no, far parte dell’élite di New York; era il guardiano e il generale della vecchia classe che lottava contro i nuovi arrivati, “parvenu” o “nouveau riche”  che reclamavano il loro posto nella New York post guerra civile in base alle loro immense ricchezze.  Ci poteva essere solo una “Mrs. Astor”, ma il nipote, William Astor, voleva che il titolo appartenesse invece a sua moglie.

Iniziò cosi una battaglia pubblica dove Mrs. Astor si rifiutò di cedere alla moglie, e in questo frangente William perse il primo round. Per ritorsione, William fece demolire una casa che si trovava di fronte a quella di Mrs Astor e al suo posto fece costruire l’enorme Waldorf Hotel che andò ad oscurare completamente la villa della zia. La zia, umiliata ed oltraggiata sprezzantemente lo definì “la taverna della porta a fianco”e all’inizio l’hotel fu considerato inadatto sia per ospitare l’élite e per la posizione nel quartiere. Mr. William convinse poi il cugino Mr. John Jacob Astor a persuadere a quel punto Mrs. Astor a trasferirsi uptown e, a fatto compiuto, demolì la villa e costrui un altro hotel chiamato “Astor”.

I due hotel si trovavano uno di fronte all’altro e furono susseguentemente uniti con il famoso “Peackock alley” creando il Waldorf-Astoria. L’hotel diventò il più grande hotel al mondo con 1,300 camere e fu anche il primo ad offrire elettricità e bagni in ogni camera. In quegli anni nessun evento dell’èlite avveniva senza l’imprimatur di Mrs. Astor, per raggirare il veto contro l’hotel, Mr Willam Astor organizzò un gala a fondo di benefico nella spettacolare ballroom dell’hotel che stupì gli ospiti per la sua grandiosità ed opulenza. L’hotel fu anche il primo ad ammettere donne senza accompagnatore.

Ma la concorrenza incalzava offrendo migliori servizi, design moderno e posizioni più centrali, rendendo di conseguenza sempre più difficile per il Waldfor-Astoria competere, con l’apertura del nuovo hotel Astor (un bellissimo hotel Beaux-Art in Times Square demolito nel 1967) il St Regis, Knickerbocker e Plaza hotel. Nel 1929 il Waldforf-Astoria fu quindi demolito per fare posto all’Empire State Building.

In solo pochi decenni la posizione non era più considerata centrale e il pesante stile rinascimentale tedesco non era più… in stile. Ma non tutto è andato perso, infatti, durante il brunch dobbiamo ringraziare Oscar Tschirky, Maitre del Waldorf-Astoria per avere creato la Waldfor salad, eggs benedict e Thousand Island dressing. Anche il motto oggi in uso in corporate America “il cliente ha sempre ragione” è stato originariamente attribuito a George Boldt General Manager e co-founder del Waldorf-Astoria.

La Quinta Avenue e la 34 strada oggi

La città di New York nel frattempo cresceva rapidamente e il centro continuava a spostare verso nord. Alberghi e negozi famosi si dovevano spostare per sopravvivere e rimanere in voga o erano destinati a fallire. La famosa gioielleria Tiffany per esempio, apri nel 1837 sulla 259 Broadway, nella parte sud di Manhattan. Nel 1870 aprì a Union Square solo per spostarsi ancora nel 1916 sulla Quinta strada e 36ma a pochi isolati dal Waldorf-Astoria in un palazzo ispirato da Palazzo Grimani di San Luca a Venezia ( la bellissima palazzina esiste ancora) e nel 1940 si spostò nella posizione attuale all’angolo della 57ma e 5 strada. Per sopravvivere e avere successo qui, bisogna seguire il motto dello show anni 80, dei Jefferson “moving on up”.

Hotels nei centri storici delle città europee sono rimasti immutati negli ultimi cent’anni; stessa posizione, stesso stile, tutto uguale. Nella New York post rivoluzione il “centro” è passato dove è oggi il distretto finanziario alla 14ma stada e Union Square e susseguentemente a Midtown e Central Park. Negli ultimi 30 anni i cambiamenti sono stati anche più incisivi con hotel che hanno aperto in zone impensabili dal Meatpacking district ad Hudson Yards al Lower east side, diluendo il concetto di “centro”. Nel frattempo gli stili architettonici degli hotel sono passati da quello coloniale a neo classico a Tedesco, Rinascimentale Gotico, Cast-iron,Beaux Arts, Tudor, Italianate, Art Deco, Internazionale. Pensa a qualsiasi stile e lo abbiamo.

Una immagine dell’imponente Waldorf Astoria oggi che siestende tra Park Avenue e Madison Avenue (Foto Wikipedia)

Da Europei ci teniamo al nostro patrimonio architettonico. La mia città di Verona è un gioiello di palazzi storici perfettamente preservati. Gli antichi hotel della città sono rimasti immutati e spero lo rimangano, ma da newyorchese, celebro la costante evoluzione di Gotham, di questa città in movimento. Quando si sceglie un hotel a New York  come regola generale i 5 stelle lusso sono posizionati attorno a Central Park, gli hotels più corporate a midtown e i trendy/fashion a SoHo, Meatpacking e Lower east side. Come ripeto ai miei clienti, selezionare un hotel a New York non è solo cercare una camera per dormire, è scegliere un esperienza e sperimentare uno stile di vita. Per cui, mentre piango per la perdita architettonica di meravigliosi hotel del passato, ho imparato anche ad apprezzare gli incredibili cambiamenti che danno alla città ed ai suoi hotel sempre una marcia in più. Ricordando che c’è sempre un “nuovo arrivato” che ci mantiene in constante movimento e cambiamento per cui preparatevi a seguirlo.

Per quanto riguarda il “nuovo” capolavoro Art Deco del Waldorf-Astoria, sulla 49ma e Park Avenue, esso aprì le porte nel 1931 e da quel momento inizio una nuova era di Glamour.

P.S. William Waldorf Astor si trasferì in Inghilterra e fu fatto Visconte, suo cugino John Jacob Astor mori come l’uomo più ricco a bordo del Titanic ( 2.3 miliardi di dollari al cambio attuale), e l’ultima Mrs. Astor della dinastia, Mrs Brooke Astor morì all’età di 105 nel 2007. Suo figlio fu accusato di averla derubata e fu imprigionato causando un enorme scandalo e da buoni Newyorkerchesi non saranno magari usciti di scena con stile ma sicuramente se ne sono andati con un botto.

Share on FacebookShare on Twitter
Renato Grussu

Renato Grussu

Renato Grussu ha lavorato per 20 anni come executive manager per alcune importanti catene alberghiere a New York e nel 2008 ha aperto la sua agenzia di viaggi "Arriva Travel", specializzata nell’assistere aziende Italiane, delegazioni governative e viaggiatori individuali, nei loro soggiorni a NYC e negli USA. Tra i clienti si annoverano importanti aziende della moda e agroalimentare. Negli ultimi 10 anni ha personalmente assistito alla logistica alberghiera delle delegazioni dei Primi ministri Italiani e del Presidente della Repubblica in visita ufficiale negli US. Renato Grussu, owner of New York based "Arriva Travel", has worked for 20 years in Italy and in New York, as an executive manager for major International hotel chains. In 2008 he opened his boutique Travel Agency. Among his esteemed clients there are many known names of Italian Fashion and Food Industry. For the past 10 years he has also personally assisted in the hotel logistic of Italian Prime Ministers and President.

DELLO STESSO AUTORE

Viva l’Italia a New York: c’è Francesco De Gregori che la tiene unita e forte cantando

Viva l’Italia a New York: c’è Francesco De Gregori che la tiene unita e forte cantando

byRenato Grussu
La guerra tra i “Robber Barons” per la conquista degli Hotel di Manhattan

Plaza Hotel: Its Rise, Splendor and Decline From the Great Gatsby to Trump’s Betrayals

byRenato Grussu

A PROPOSITO DI...

Tags: alberghi di lusso New Yorkalberghi New YorkGothamhotel New YorkNew York HotelsWaldorf-Astoria
Previous Post

Le signore con il SUV: una moda americana per il Luna Park delle italiane

Next Post

Sex and the City: il ritorno di Carrie e le sue amiche, donne moderne maestre di vita

DELLO STESSO AUTORE

La guerra tra i “Robber Barons” per la conquista degli Hotel di Manhattan

Plaza Hotel: ascesa, grandiosità e declino, dal Grande Gatsby ai tradimenti di Trump

byRenato Grussu
Tra Grand Army Plaza e Quinta Avenue, per il gran duello tra il Plaza e Savoy Hotel

The Duel Between the Plaza and Savoy Hotels in Grand Army Plaza at 5th Ave.

byRenato Grussu

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Sex and the City: il ritorno di Carrie e le sue amiche, donne moderne maestre di vita

Sex and the City: il ritorno di Carrie e le sue amiche, donne moderne maestre di vita

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?