Appena arrivato a New York rimasi stupefatto dalla città ma, nello stesso tempo, mantenni la mia visione eurocentrica del mondo. Ero convinto che per quanto bella New York non fosse né Roma né Parigi. Ho presto realizzato che il soprannome dello Stato, “Empire State” era ben meritato. New York City era infatti la sede dell’Impero. Nessuna città si è evoluta così in cosi breve tempo. Questo si constata anche nella magnifica e stupefacente varietà dei suoi hotels, con la loro innovazione e il variegato panorama architettonico che non ha paragoni nel mondo. La regola della perfetta posizione si riscontra ovunque nel mercato immobiliare, ma a New York e’ un po’ complicato in quanto la citta e’ sempre stata in continuo cambiamento e gli hotels sono di successo solo fino a quando la loro posizione geografica, e il loro design e il loro rende “vendibili”, altrimenti, via! si passa oltre.
Un design di moda oggi o una posizione centrale a New York, potrebbe non esserlo domani e, a volte anche nella relativa distanza di pochi isolati, tutto potrebbe cambiare radicalmente. Per rendercene conto basta osservare il passato.

Il Waldorf-Astoria, Iconico e storico hotel Art Deco, posizionato sulla ricca Park Avenue e 54esima strada, non è il Waldorf-Astoria “originale”. Il primo Waldorf-Astoria fu infatti costruito in una posizione ben diversa all’angolo della Quinta avenue e 33-34ma strada, nel 1893 in stile rinascimentale Tedesco da Mr. William Waldorf Astor, era una struttura di 13 piani di altezza, che contava ben 450 camere.
Il nome dell’hotel derivava da una piccola cittadina tedesca di nome “Waldforf”, dalla quale era emigrata la famiglia Astor. E’ bene ricordare che in quegli anni la Quinta Avenue era considerata una zona esclusivamente residenziale per i super ricchi per cui la costruzione dell’hotel nel quartiere non fu, inizialmente, affatto ben vista, anzi. Tutto cominciò con una disputa tra William e la zia Mrs.Caroline Webster Schermerhorn Astor. Chiamata spesso semplicemente, “Mrs.Astor” era la matriarca dei Knickerbocker di New York, appartenente alla vecchia aristocrazia olandese della città. Lei era l’arbitro che decideva chi potesse, o no, far parte dell’élite di New York; era il guardiano e il generale della vecchia classe che lottava contro i nuovi arrivati, “parvenu” o “nouveau riche” che reclamavano il loro posto nella New York post guerra civile in base alle loro immense ricchezze. Ci poteva essere solo una “Mrs. Astor”, ma il nipote, William Astor, voleva che il titolo appartenesse invece a sua moglie.
Iniziò cosi una battaglia pubblica dove Mrs. Astor si rifiutò di cedere alla moglie, e in questo frangente William perse il primo round. Per ritorsione, William fece demolire una casa che si trovava di fronte a quella di Mrs Astor e al suo posto fece costruire l’enorme Waldorf Hotel che andò ad oscurare completamente la villa della zia. La zia, umiliata ed oltraggiata sprezzantemente lo definì “la taverna della porta a fianco”e all’inizio l’hotel fu considerato inadatto sia per ospitare l’élite e per la posizione nel quartiere. Mr. William convinse poi il cugino Mr. John Jacob Astor a persuadere a quel punto Mrs. Astor a trasferirsi uptown e, a fatto compiuto, demolì la villa e costrui un altro hotel chiamato “Astor”.
I due hotel si trovavano uno di fronte all’altro e furono susseguentemente uniti con il famoso “Peackock alley” creando il Waldorf-Astoria. L’hotel diventò il più grande hotel al mondo con 1,300 camere e fu anche il primo ad offrire elettricità e bagni in ogni camera. In quegli anni nessun evento dell’èlite avveniva senza l’imprimatur di Mrs. Astor, per raggirare il veto contro l’hotel, Mr Willam Astor organizzò un gala a fondo di benefico nella spettacolare ballroom dell’hotel che stupì gli ospiti per la sua grandiosità ed opulenza. L’hotel fu anche il primo ad ammettere donne senza accompagnatore.
Ma la concorrenza incalzava offrendo migliori servizi, design moderno e posizioni più centrali, rendendo di conseguenza sempre più difficile per il Waldfor-Astoria competere, con l’apertura del nuovo hotel Astor (un bellissimo hotel Beaux-Art in Times Square demolito nel 1967) il St Regis, Knickerbocker e Plaza hotel. Nel 1929 il Waldforf-Astoria fu quindi demolito per fare posto all’Empire State Building.
In solo pochi decenni la posizione non era più considerata centrale e il pesante stile rinascimentale tedesco non era più… in stile. Ma non tutto è andato perso, infatti, durante il brunch dobbiamo ringraziare Oscar Tschirky, Maitre del Waldorf-Astoria per avere creato la Waldfor salad, eggs benedict e Thousand Island dressing. Anche il motto oggi in uso in corporate America “il cliente ha sempre ragione” è stato originariamente attribuito a George Boldt General Manager e co-founder del Waldorf-Astoria.

La città di New York nel frattempo cresceva rapidamente e il centro continuava a spostare verso nord. Alberghi e negozi famosi si dovevano spostare per sopravvivere e rimanere in voga o erano destinati a fallire. La famosa gioielleria Tiffany per esempio, apri nel 1837 sulla 259 Broadway, nella parte sud di Manhattan. Nel 1870 aprì a Union Square solo per spostarsi ancora nel 1916 sulla Quinta strada e 36ma a pochi isolati dal Waldorf-Astoria in un palazzo ispirato da Palazzo Grimani di San Luca a Venezia ( la bellissima palazzina esiste ancora) e nel 1940 si spostò nella posizione attuale all’angolo della 57ma e 5 strada. Per sopravvivere e avere successo qui, bisogna seguire il motto dello show anni 80, dei Jefferson “moving on up”.
Hotels nei centri storici delle città europee sono rimasti immutati negli ultimi cent’anni; stessa posizione, stesso stile, tutto uguale. Nella New York post rivoluzione il “centro” è passato dove è oggi il distretto finanziario alla 14ma stada e Union Square e susseguentemente a Midtown e Central Park. Negli ultimi 30 anni i cambiamenti sono stati anche più incisivi con hotel che hanno aperto in zone impensabili dal Meatpacking district ad Hudson Yards al Lower east side, diluendo il concetto di “centro”. Nel frattempo gli stili architettonici degli hotel sono passati da quello coloniale a neo classico a Tedesco, Rinascimentale Gotico, Cast-iron,Beaux Arts, Tudor, Italianate, Art Deco, Internazionale. Pensa a qualsiasi stile e lo abbiamo.

Da Europei ci teniamo al nostro patrimonio architettonico. La mia città di Verona è un gioiello di palazzi storici perfettamente preservati. Gli antichi hotel della città sono rimasti immutati e spero lo rimangano, ma da newyorchese, celebro la costante evoluzione di Gotham, di questa città in movimento. Quando si sceglie un hotel a New York come regola generale i 5 stelle lusso sono posizionati attorno a Central Park, gli hotels più corporate a midtown e i trendy/fashion a SoHo, Meatpacking e Lower east side. Come ripeto ai miei clienti, selezionare un hotel a New York non è solo cercare una camera per dormire, è scegliere un esperienza e sperimentare uno stile di vita. Per cui, mentre piango per la perdita architettonica di meravigliosi hotel del passato, ho imparato anche ad apprezzare gli incredibili cambiamenti che danno alla città ed ai suoi hotel sempre una marcia in più. Ricordando che c’è sempre un “nuovo arrivato” che ci mantiene in constante movimento e cambiamento per cui preparatevi a seguirlo.
Per quanto riguarda il “nuovo” capolavoro Art Deco del Waldorf-Astoria, sulla 49ma e Park Avenue, esso aprì le porte nel 1931 e da quel momento inizio una nuova era di Glamour.
P.S. William Waldorf Astor si trasferì in Inghilterra e fu fatto Visconte, suo cugino John Jacob Astor mori come l’uomo più ricco a bordo del Titanic ( 2.3 miliardi di dollari al cambio attuale), e l’ultima Mrs. Astor della dinastia, Mrs Brooke Astor morì all’età di 105 nel 2007. Suo figlio fu accusato di averla derubata e fu imprigionato causando un enorme scandalo e da buoni Newyorkerchesi non saranno magari usciti di scena con stile ma sicuramente se ne sono andati con un botto.