Per cercare di contenere il numero di contagi a New York City, il governatore Andrew Cuomo e il sindaco Bill de Blasio hanno chiuso tutti i ristoranti e bar, a partire dal 14 Dicembre per un periodo indeterminato. A seguito dell’ordine, l’ufficio del sindaco ha pubblicato sul sito una lista di regole, fra le quali figurava anche il divieto per i clienti di entrare all’interno dei locali per qualsiasi motivo, anche per usare il bagno.
La decisione ha causato una reazione immediata, e moltissimi si sono lamentati, giustamente. In risposta, le regole sono silenziosamente cambiate sul sito, ed ora si legge che “ovviamente” si può utilizzare il bagno. Le critiche sono arrivate principalmente dai ristoratori, che hanno già protestato la chiusura nei giorni passati. D’altronde, a NYC, i ristoranti e bar sono responsabili per soltanto 1.34% di contagi, mentre gli assembramenti al chiuso in case private per oltre il 75%; ed i ristoranti operavano solo al 25% di capacità.

Inoltre, la Grande Mela ha uno dei tassi di contagio più bassi dello stato di New York, specialmente Manhattan, che è uno dei quartieri meno colpiti dal COVID-19 di tutto lo stato. Ma il governatore ed il sindaco non demordono: i locali resteranno chiusi, e De Blasio continua a ricordare ai newyorkesi di “tenere duro, perchè la fine è all’orizzonte,” riferendosi all’arrivo del vaccino in città la settimana scorsa.
L’industria della ristorazione è in una crisi pesantissima, però: oltre 100.000 lavoratori sono stati licenziati, e con l’avvento dell’inverno vero e proprio, è probabile che moltissimi altri locali saranno costretti a chiudere, dato che è possibile solo mangiare all’esterno, e le temperature in città sono da giorni sotto lo zero. I proprietari sperano ancora in un aiuto federale, ma i prossimi mesi potrebbero essere decisivi per centinaia di piccoli business di NYC.