Il mondo trattiene il respiro e aspetta che il prossimo presidente degli USA sia finalmente nominato, mentre alcuni stati chiave negli Stati Uniti continuano a contare i voti ricevuti.
Nello stato di New York, che riporta di aver contato 86% dei voti ricevuti, Joe Biden vince i 29 voti elettorali, anche se Trump ha avuto successo in varie contee nelle aree più Nord dello stato, come Saratoga o Lewis. La vittoria di Biden nella corsa presidenziale a NY però non sorprende: da decenni lo stato dà i suoi voti elettorali al candidato democratico.
E’ più interessante, invece, concentrarsi su i risultati per la corsa al Senato: circa 16 dei 27 seggi in gara hanno già dichiarato i propri vincitori. Alcune vittorie sono storiche: Alexandria Ocasio-Cortez vince di nuovo il 14° distretto con il 70% dei voti; Jabari Brisport vince il 25° distretto, diventando il primo membro del congresso di colore ad essere apertamente LGBTQ; la repubblicana Nicole Malliotakis, invece, “ruba” Staten Island e Southern Brooklyn al democratico in carica Max Rose.
Alcune vittorie erano “semplici” da predire: come infatti avevano proiettato vari sondaggi, i rappresentanti democratici in carica come Nydia Velázquez, Yvette Clarke, Adriano Espaillat, Carolyn Maloney, Hakeem Jeffries e Alexandria Ocasio-Cortez hanno confermato i loro seggi. Inoltre, con un risultato non sorprendente, ma storico, Ritchie Torres e Mondaire Jones hanno vinto le loro rispettive gare nel 15 ° e 17 ° distretto del Congresso, diventando i primi membri neri apertamente gay del Congresso.

Come nel resto degli USA, però, l’esorbitante numero di voti ricevuti per posta rallenterà l’arrivo dei risultati definitivi. Oltre 1 milioni di absentee ballots, infatti, sono stati ricevuti dallo stato di New York fra il 27 Ottobre ed il 3 Novembre, motivo per cui potrebbero volerci settimane per conoscere con certezza chi sono i vincitori di questi 27 seggi per il Senato in palio in quest’elezione. Questi voti via posta verrano contati a partire dal 10 Novembre, anche se a partire da ieri sera, Martedì 3 Novembre, i voti espressi di persona hanno iniziato a dare un’idea dei possibili risultati.
Per ora, i democratici hanno vinto 28 seggi per il Senato dello stato, mentre i repubblicani solo 7. Mentre per la State Assembly i democratici hanno vinto 63 a 11. Per uno stato storicamente democratico, però, queste non sono le vittorie schiaccianti che ci si aspettava. I repubblicani hanno riportato infatti varie vittorie, come nel 21° distretto, dove Elise Stefanik (R) ha vinto il 65% dei voti; o nel 27° distretto di NY, dove Chris Jacobs (R) ha accumulato il 68%.
Alcune vittorie però sono storiche. AOC si riconferma la rappresentante del 14° distretto di New York, rimanendo la donna più giovane mai eletta al Congresso americano. “Servire New York-14 e combattere per le famiglie della classe operaia al Congresso è stato il più grande onore, privilegio e responsabilità della mia vita”, ha detto Alexandria Ocasio-Cortez. “Grazie al Bronx e al Queens per avermi rieletto alla Camera nonostante i milioni spesi contro di noi e per aver creduto in me, concedendomi di rappresentarvi ancora una volta”.

Da tempo ormai AOC viene considerata una “socialista” o una radicale, da figure come Donald Trump ed il partito repubblicano, ma la giovane politica ha un following incredibile: conta 7.6 milioni di follower su Instagram, la maggior parte di cui sono giovani, che trovano nella sua forza e resilienza tanta ispirazione. Soprattutto, AOC continua a cercare di mobilitare i giovani, come fece dopo la morte di RBG, offrendo un lungo discorso di incoraggiamento, spingendoli a votare nelle elezioni del 2020.
Ritchie Torres, è diventato il primo afro-latino membro del Congresso ad essere apertamente gay. Già membro del Consiglio di New York City, ha vinto la sua corsa alla Camera degli Stati Uniti per rappresentare il South Bronx. Torres, 32 anni, ha sconfitto il repubblicano Patrick Delices in uno dei distretti più poveri e democratici del paese, dopo aver vinto le primarie democratiche di giugno. “Stasera abbiamo fatto la storia”, ha twittato Torres. “È l’onore di una vita rappresentare questo borough così essenziale, il Bronx.”

Altra vittoria storica è quella di Mondaire Jones, che si è assicurato il 54.3% dei voti, circa 134.000, rispetto alla repubblicana Maureen Schulman. Anche Jones è nero ed apertamente gay. In Tweet in cui ringrazia i suoi sostenitori, ricorda che è cresciuto in povertà, con un’infanzia fatta di food stamps, ma è riuscito ad arrivare ad una delle cariche più prestigiose in America. Dopo mesi di proteste a causa delle discriminazioni razziali negli USA, quindi, gli elettori di New York parlano chiaro: vogliono rappresentanti di diverse etnie, diversi orientamenti sessuali. Vogliono diversity.
In conclusione, per avere una visione olistica ed omogenea dei risultati per la corsa al Senato e Camera nello stato di New York bisognerà aspettare il conteggio di tutti i voti. La delusione per i democratici però resta: speravano infatti di flip il Senato, ossia di riottenere controllo del Senato dai repubblicani, ma pare gli sforzi siano stati vani. Nonostante ciò, la diversità dei candidati democratici che sono riusciti a trionfare, dovrebbe far sorridere gli Stati Uniti, nazione che in questo periodo è stata gravemente segnata da tensioni fra diversi gruppi etnici.