C’è traffico sul ponte di Williamsburg in direzione Manhattan. La corsia delle auto dirette in città procede a rilento come non si vedeva da metà marzo, quando il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha ordinato la progressiva chiusura delle attività non essenziali prima del completo lockdown.
A tre mesi dall’ordine esecutivo che ha imposto la “pausa”, lunedì la città di New York è entrata nella Fase 2 della riapertura. Secondo le stime del sindaco Bill de Blasio, oltre 300mila persone torneranno a lavoro in uffici, agenzie immobiliari, negozi, barbieri, parrucchieri e ristoranti all’aperto.
La Grande Mela è l’ultima delle dieci regioni dell’Empire State ad aver soddisfatto i sette parametri di Albany sul numero di contagi, di vittime, di tracciatori di contatti e di letti disponibili in ospedale e in terapia intensiva ed aver avviato la ripartenza lo scorso 8 giugno nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, della manifattura e nelle consegne per gli esercizi commerciali.

Nonostante settimane di proteste e di assembramenti con avventori senza mascherina all’esterno di bar e ristoranti, i dati dall’epicentro della pandemia continuano ad essere incoraggianti. Dei 56 780 tamponi effettuati nelle ultime ventiquattro ore, solo lo 0.97% è risultato positivo, mentre sono 1122 le persone attualmente ricoverate per COVID-19 e 10 i decessi da ieri. (Pur avendo interrotto le conferenze stampa quotidiane, Cuomo comunica ogni mattina gli aggiornamenti su Twitter).
Today’s update on the numbers:
56,780 tests were performed yesterday. 552 tests came back positive (0.97% of total).
Total hospitalizations fell to 1,122.
Sadly, there were 10 COVID fatalities yesterday. pic.twitter.com/g0WBTmRhOx
— Andrew Cuomo (@NYGovCuomo) June 22, 2020
Come da linee guida statali per il post-Coronavirus, negli spazi chiusi pubblico e impiegati non dovranno superare il 50% di capienza massima e dovranno rispettare le distanze di sicurezza di 6 piedi (circa un metro e ottanta) o altrimenti indossare una copertura al viso e alla bocca. Proibite le riviste in sala d’attesa, parrucchieri e barbieri opereranno solo su appuntamento e con precisi protocolli sanitari. I camerieri serviranno con la mascherina; per i clienti non c’è l’obbligo al tavolo.
Chi vuole rimettersi in forma dopo la quarantena sarà costretto ad aspettare: in questa fase rimarranno ancora abbassate le serrande di palestre, palazzetti sportivi, centri commerciali, spa, casinò, cinema, teatri e attrazioni turistiche.