Lapo Elkann, il 39enne nipote di Gianni Agnelli e fratello di John, è stato arrestato a New York e poi rilasciato dalla polizia dopo poche ore ma dovrà riapparire davanti ad un giudice con l’accusa di aver simulato un reato. Avrebbe inventato di essere stato vittima di un sequestro con lo scopo di ottenere dalla famiglia 10 mila dollari. Motivo? Sarebbe rimasto senza soldi insieme a un transessuale con cui avrebbe per due giorni consumato alcol e droga in un appartamento a Manhattan. Per poter comprare ancora droga, avrebbe avuto l’idea di simulare il sequestro chiedendo i soldi alla famiglia. A quel punto dall’Italia avrebbero avvertito la polizia di New York, che avrebbe teso una trappola ai “sequestratori” scoprendo alla fine che era tutto uno stratagemma di Elkann per poter ottenere i soldi dai familiari. Questo almeno secondo il racconto di alcune testate americane che hanno riferito la notizia con fonti della polizia di New York.
Certo potrebbe sembrare incredibile che un nipote di Gianni Agnelli possa rimanere senza soldi a Manhattan e che debba inventarsi una storiaccia per ottenere dei fondi. Ma la notizia apparsa su alcuni siti americani, ha assunto subito credibilità per dei precedenti scandali tra droga e sesso che avevano visto protagonista proprio il nipote di Gianni Agnelli. Per Lapo Elkann, che oltre a far parte del consiglio di amministrazione della Ferrari, è imprenditore nel campo della moda, non sarebbe infatti la prima volta a cascare in un mare di guai per via della droga: nel 2005 fu salvato in extremis da una overdose in un appartamento di Torino dopo una notte trascorsa in compagnia di un transessuale.
Qui sotto un video che ritrae Lapo Elkann in un messaggio da lui stesso postato su Istagram poco prima della partenza per New York.