Domenica entusiasmante a New York. A pochissimo ormai dalle presidenziali americane in cui entrambi i candidati vivranno la loro giornata finale nella città, New York ha vissuto oggi un altro grande momento all’insegna dello sport. Una bella e caratteristica giornata autunnale ha accompagnato i runner (50.000) e le migliaia di spettatori che si sono assiepati lungo tutto il percorso.
Eritrea e Kenia le nazioni trionfatrici
Sul lato sportivo è andata a finire un po’ come tutti si aspettavano: vince la 40ª Maratona di New York il ventenne eritreo Ghebreslassie. Con un tempo finale di 2 ore, 7 minuti e 51 secondi il giovane corridore eritreo, ma già pluripremiato, vince così la sua prima Maratona di New York City. E’ il tempo più veloce dal 2011 e con il risultato odierno Ghebreslassie entra direttamente nella storia come il più giovane corridore di sempre ad avere vinto la Maratona più famosa al mondo! Al secondo posto, in 2h08’53”, c’è Rotich. Al terzo (2h11’23”) il sorprendente 39enne Abdi Abdirahman. Per quanto riguarda le donne ha dominato la keniana Mary Keitany (2h24’26”): terzo successo di fila. Al secondo posto la connazionale Kipyego (2h28’01”) e l’americana Molly Huddle (2h28’16”). Tutti i risultati della New York City Marathon sul sito ufficiale.
Male gli italiani

Dopo gli statunitensi l’Italia aveva a questa 40ª edizione della Maratona di New York il più alto numero di partecipanti. Con 2819 i runner con il tricolore sul petto erano il 5 per cento del totale. Alla fine però non si sono distinti molto. In classifica tra gli uomini il primo italiano è Giovanni Gualdi in posizione numero 26 con un tempo di 2 ore e 22 minuti. Ci sono stati comunque molti sorrisi a fine gara e abbracci e questo testimonia ancora una volta come la sola partecipazione alla Maratona di New York rappresenti per tutti un traguardo importantissimo e che va comunque festeggiato! Diversi i turisti italiani anche per le strade di New York e in particolare a Central Park che hanno battuto le mani e incitato i corridori di casa.
Sicurezza: ok

La Maratona di New York è sempre un obiettivo “sensibile” e l’organizzazione anche in questo caso è stata imponente e ben strutturata. Da segnalare infatti che tutto è andato per il meglio sotto il profilo della sicurezza. Imponenti le misure studiate e messe in atto dalla polizia. Unità antiterrorismo e varchi di prefiltraggio multipli e sempre più pressanti ma mano che ci si avvicinava alle postazioni per il pubblico più sensibili e al traguardo. All’interno di Central Park, dove era appunto collocato l’arrivo, tutto ha funzionato per il meglio nonostante la grandissima partecipazione popolare.
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