Se vi trovate a Manhattan e volete dare uno sguardo al resto del mondo, prendete l’E train, direzione: Queens. Con il suo percorso per gran parte sopraelevato, la linea E della metropolitana vi farà attraversare quello che è il borough più diverse, il più multietnico e multiculturale di New York e degli Stati Uniti. Nel Queens si parlano oltre 170 lingue, si possono assaggiare le cucine di tutto il mondo, si passa dalla Little India di Jackson Heights alla Grecia (e un tempo anche Italia) di Astoria alla Chinatown di Flushing nel giro di poche fermate di metropolitana, tra ristoranti, negozi, mercati e cinema che proiettano popolarissimi B movies cinesi e magnifici film bollywoodiani. La location ideale per il Queens World Film Festival, giunto quest’anno alla sesta edizione.
Solitamente trascurato dai turisti, e spesso anche dal cinema, il Queens in verità è stato non il primo in ordine di tempo (il primo è stato infatti il Bronx) ma il principale centro cinematografico a New York dell’epoca del muto e nei primi anni del sonoro, e oggi ospita il Museum of the Moving Image, l’unico museo in tutti gli Stati Uniti – e uno dei più importanti al mondo – che esplora la storia del cinema e in generale delle immagini in movimento in termini di arte, tecnica e tecnologia.
Dove nasce il muto
Dopo i primi esperimenti di Thomas Edison in New Jersey e l’apertura dei primi studios nel Bronx e a Manhattan, è nel Queens e precisamente ad Astoria che, nel 1920, vengono aperti dalla Famous Players-Lasky Corporation i grandiosi studios (oggi Kaufman Astoria Studios), noti come Astoria and Paramount Studios (per l’accordo fatto appunto con la Paramount Pictures), teatri di posa con annessi spazi esterni per le riprese di film quali That Royle Girl (L’uragano), diretto nel 1925 dal grande D.W. Griffith e interpretato dal comico W.C Fields, tra i più amati e odiati dell’epoca, che qui gira diversi altri film, tra cui It’s the Old Army Game (1926) di A. Edward Sutherland e So’s Your Old Man di Gregory La Cava. E poi i primi due film dei Marx Brothers (The Cocoanuts, 1929 e Animal Crackers, 1930), il primo film sonoro su Sherlock Holmes, The Return of Sherlock Holmes (1929), e ancora The Dance of Life, musical girato (grande novità per l’epoca) in gran parte nel back lot adiacente allo studio.
Il ritorno
La Paramount continua a girare qui i suoi film fino al 1932, anno in cui si sposta, come quasi tutti, in California in cerca di grandi spazi a poco prezzo e un maggior numero di ore di luce per poter girare i propri film. E in mezzo, a far crollare produzioni e studios, ci si era messa pure la Grande depressione. Negli anni Trenta, diversi produttori indipendenti continueranno a girare ad Astoria, distribuendo poi i film attraverso la Paramount, che quindi in qualche modo si terrà stretto il legame con gli studios newyorchesi.
Nel 1942 è l’esercito americano a prendere in gestione gli studi cinematografici per girare film di addestramento e propaganda, fino al 1971, momento in cui i gloriosi studios cominciano a declinare. Occorrerà aspettare diversi anni, fino a che nel 1977 un comitato di cittadini e la municipalità li designano luogo storico da preservare e vi fondano la Astoria Motion Picture and Television Center Foundation, fino a che nel 1982 l’immobiliarista George F. Kaufman li rileva nominandoli appunto Kaufman Astoria Studios.
Il primo film a essere girato nei nuovi studi è The Wiz di Sidney Lumet, nel 1977. Ne seguiranno molti altri, girati qui in grande o piccola parte, fra cui The Warriors (I guerrieri della notte), Hair, The Cotton Club, Moonstruck (Stregata dalla luna), Carlito’s Way, The Goodfellas (Quei bravi ragazzi), il remake di The Taking of Pelham 1 2 3, MIB, e il vincitore dell’Oscar 2015, Birdman.
E accanto al cinema arriva anche la televisione, e una nuova vita per i Kaufman Astoria Studios. Ed ecco allora la popolarissima serie Sesame Street e poi episodi di The Cosby Show (I Robinson), Law & Order, Spin City, e in anni più recenti Nurse Jackie e Orange Is the New Black.
Nel frattempo, nel 1988, negli spazi adiacenti agli studios viene inaugurato il meraviglioso Museum of the Moving Image, e nel 2013 l’unico back lot a New York, un vasto spazio all’aperto con ricostruzioni “in esterni” per le riprese di film e serie tv.
Se i Kaufman Astoria Studios sono i più importanti studi cinematografici a New York, non sono comunque i soli. Sempre nel Queens, a Long Island City, nel 1983 hanno aperto i Silvercup Studios, inizialmente dedicati soprattutto alle riprese di commercials e video musicali ma ben presto utilizzati anche dalla televisione. HBO ha girato infatti qui le fortunatissime serie Sex & The City e The Sopranos. Accanto a numerose serie televisive (30 Rock, Ugly Betty, Gossip Girl, Mad Men, Elementary), anche tanto cinema viene girato in questo affascinante angolo del Queens affacciato sull’East River: Highlander, Analyze This (Terapia e pallottole), Gangs of New York, The Devil Wears Prada (Il diavolo veste Prada), tanto per ricordare qualche titolo, ma ce ne sarebbero decine e decine di altri.
Per le strade
Nel Queens tuttavia, non solo studios. Diversi film, anche se non tanti quanti a Manhattan o a Brooklyn, sono stati girati e ambientati qui. Per citarne solo alcuni, i più noti o interessanti, quelli che tutti hanno visto o quelli che hanno solo fatto capolino a qualche festival: Serpico, The Goodfellas, My Big Fat Greek Wedding (Il mio grosso grasso matrimonio greco) ad Astoria, The Naked City (La città nuda) a Long Island City, e sempre nel Queens Coming to America (Il principe cerca moglie), Julie and Julia e l’etnico/culinario Today’s Special. E poi i film di Dito Montiel, regista e scrittore del Queens per eccellenza, che nel suo cinema ben racconta il suo quartiere, seppure attraverso generi diversi, a partire da quel A Guide to Recognizing Your Saints (Guida per riconoscere i tuoi santi, film autobiografico interpretato da Robert Downey Jr.), diventato ben presto un cult, a The Son of No One ed Empire State.
Wall of fame
Infine, una nota per i più curiosi: nel Queens sono nati o cresciuti registi e attori quali Christopher Walken, Edward Burns a Woodside, gli attori Vincent Piazza a Middle Village, Adrien Brody a Woodhaven, Ray Romano a Forest Hills, Susan Sarandon e Lucy Liu a Jackson Heights, quartiere dove visse anche per alcuni anni Montgomery Clift, e ancora è nato e cresciuto a Flushing lo sceneggiatore e produttore Judd Apatow, re Mida della commedia americana di questi anni, come anche Jimmy Durante, il video artist Bill Viola, la tata televisiva Fran Drescher e la first lady (e attrice, o viceversa) Nancy Reagan. Francis Ford Coppola si trasferì a Woodside da ragazzo ed era compagno di scuola di James Caan.

Ma nel Queens è insospettabilmente nato anche Martin Scorsese, che visse qui prima di trasferirsi con la famiglia a Little Italy, quartiere a cui è indissolubilmente legato. Noticina finale: a Jamaica, Queens, è nato pure Donald Trump, noto personaggio televisivo.
Un consiglio quindi per cinefili e non solo: fate un giro nel Queens, andate a visitare il MOMI, gli studios, i ristoranti etnici e i mercati di quartiere, girate per le strade, guardate la gente intorno a voi perché qui nel Queens abita il mondo.