Muore a ventotto anni, mentre attraversa la strada, travolta da un’automobile. Quasi un appuntamento con il destino, per Tania Valguarnera, giovane artista palermitana che si divideva tra le sculture e il call center. La passione per l’arte, che spesso non basta per vivere. E un lavoro turnistico per far quadrare i conti. Oggi il turno di questa ragazza prevedeva quattro ore, dalle sette del mattino alle undici. Ha chiesto il cambio di orario per lavorare dalle dieci alle quattordici. Cambio accordato. Ma un destino crudele l’ha portata, pochi minuti prima delle dieci di stamattina (ora italiana), ad attraversare via Libertà, una delle vie più conosciute di Palermo. Una via che, la domenica, non è molto frequentata. Ma giusto stamattina passava da lì Pietro Sclafani, 50 anni, con il suo Fiat Doblò, al quale la Polizia stradale, circa un anno fa, aveva sequestrato la patente per eccesso di velocità. L’auto ha preso in pieno Tania, sotto gli occhi di alcuni testimoni. Impatto tremendo. Nulla da fare per la ragazza nonostante i soccorsi.
Già i soccorsi. Che non sono stati prestati da dall’automobilista Pietro Sclafani, che invece, dopo aver travolto la ragazza ventottenne, scaraventandola a terra, è fuggito. Scena incredibile, quella alla quale hanno assistito attoniti alcuni cittadini, che hanno chiamato subito il Pronto soccorso per cercare di dare aiuto alla ragazza, e la Polizia, per provare a rintracciare l’automobilista. I soccorritori sono arrivati subito. Hanno provato a rianimare la ragazza. Ma non c’è stato nulla da fare. Sono arrivati in un battibaleno anche i poliziotti. Che hanno iniziato a dare la caccia all’uomo in fuga con il Doblò. E l’hanno trovato a qualche chilometro di distanza dal luogo dell’incidente. Pietro Sclafani, titolare di un panificio, si trova adesso agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere di omicidio colposo e omissione di soccorso.
Tante le domande, tanto il dolore per una vicenda che, sin dalle prime ore del mattino, ha gettato nello sconforto un’intera città. Una ragazza di 28 anni, piena di vita, innamorata dei propri studi, dell’arte. Una ragazza che a settembre avrebbe dovuto sposarsi. Impossibile non pensare al dolore dei genitori raggiunti da vigili urbani, ai quali è toccato informare dell’accaduto la mamma e il papà. Scene strazianti. Che hanno scosso nel profondo i palermitani.
“Siamo profondamente addolorati per la morte della giovane Tania Valguarnera, uccisa da un pirata della strada proprio mentre si recava al lavoro. Ci uniamo al dolore familiari ai quali esprimiamo la nostra vicinanza e il cordoglio dell'intera amministrazione comunale", dicono il sindaco della città, Leoluca Orlando e l’assessore comunale Giovanna Marano.
Increduli i colleghi di lavoro. Dolore, rabbia, disperazione. Sono intervenuti anche i vertici di Almaviva, la società che gestisce i call center presso i quali la giovane lavorava. Società che, nei mesi scorsi, è stata lì per lì per licenziare centinaia di lavoratori. E che, invece, ha ritrovato le condizioni per continuare ad operare. Il presidente di Almaviva Contact, Marco Tripi, e l'amministratore delegato, Andrea Antonelli, hanno rivolto “un pensiero commosso e affettuoso alla giovane vita di Gaetana Valguarnera. La comunità di Almaviva si unisce oggi al dolore della sua famiglia e al ricordo di quanti le hanno voluto e le continueranno a volere bene”.
Oggi, per tantissimi palermitani, il pensiero è andato a questa ragazza e al suo laboratorio di scultura; alle sue opere esposte in alcune gallerie d’arte della città. Insomma, alla vita di ogni giorno interrotta da un destino amaro. Stamattina, sulla rete, quando la notizia si è diffusa, ci si interrogava sull’uomo che ha travolto la ragazza: su cosa possa essere passato per la testa di una persona di 50 anni che travolge una ragazza con la propria auto e poi scappa. Momenti di panico, perdita di lucidità e chissà cos’altro ancora.
Noi che scriviamo per un giornale letto in America ci chiediamo che cosa sarebbe successo, da quelle parti, davanti a un fatto e a un comportamento del genere. Non conosciamo la dinamica dell’incidente, in queste ore all’esame degli inquirenti. Ma il fatto che, come già ricordato, a Pietro Sclafani, lo scorso anno, era stata ritirata la patente per eccesso di velocità, beh, non depone bene. Anzi, depone male, perché senza patente non si dovrebbe guidare. Invece Sclafani guidava l'automobile e ha ucciso una ragazza. Chissà cosa deciderà la giustizia italiana.
Foto tratta da leggo.it