Colpo di scena nel caso doping che coinvolge Jannik Sinner. Sembrava tutto archiviato, con il mancato ricorso da parte dell’Agenzia Internazionale Antidoping (Wada), ma non è così.
L’Agenzia ha infatti richiesto della “documentazione aggiuntiva sul caso all’Itia, l’agenzia indipendente che giudica i casi di doping nel tennis”. “La Wada – secondo il Corriere della sera – conferma quindi di non essersi accontentata delle quasi 50 pagine dettagliate della sentenza e di aver chiesto approfondimenti specifici, ma non vuole comunicare in che data ha ricevuto (o se ha ricevuto) la documentazione richiesta”.
Jannik Sinner sembrava totalmente assolto da ogni accusa di doping perché l’Agenzia Internazionale Antidoping (Wada) non aveva presentato ricorso contro la sentenza dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) dello scorso 19 agosto che proscioglieva da ogni responsabilità il fresco campione degli Us Open.
In base a un comma dell’articolo 13 del Codice Antidoping, riservato alla Wada e non all’agenzia antidoping italiana, il termine dei 21 giorni per fare appello però si calcola dal momento della ricezione di tutta la documentazione, quindi anche del materiale aggiuntivo. Al momento quindi è sostanzialmente impossibile sapere quando scadrà il nuovo termine per fare ricorso.
Sinner era risultato positivo al Clostebol lo scorso marzo, secondo il suo team contaminato da una pomata cicatrizzante che il suo massaggiatore aveva usato per una propria ferita.