“Avevo detto che mi sarebbe servita una partita da 11, su una scala da 0 a 10. A parte il terzo set, ho giocato da 12. È l’unico modo per battere Alcaraz”. Così Daniil Medvedev ha commentato il successo in semifinale, 76(3) 61 36 63 sul murciano, che perderà il posto di numero 1 del mondo da lunedì.
I tifosi hanno assistito a una semifinale di livello altissimo, e l’entusiasmo che ha accompagnato lo sviluppo del match conferma l’auto-valutazione del russo sulla sua prestazione. “Il pubblico è stato davvero incredibile. Abbiamo giocato punti pazzeschi e ho sentito molto amore per entrambi”, ha detto. Medvedev giocherà la sua terza finale allo US Open dopo quella persa contro Rafa Nadal nel 2019, la sua prima in uno Slam, e il trionfo del 2021 contro Novak Djokovic fermato a una vittoria dal completare il Grande Slam.
Di fronte ci sarà di nuovo il serbo, che con una vittoria raggiungerà il suo 24mo major in carriera. Comunque vada, Djokovic sarà numero 1 del mondo. Se Medvedev dovesse vincere, Alcaraz manterrebbe comunque la testa nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, con 30 punti di vantaggio su Djokovic. Altrimenti il serbo sarà numero 1 anche nella classifica basata solo sui risultati stagionali.
“Lui ha vinto 23 Slam e io uno solo – ha detto Medvedev -. Quando l’ho battuto nel 2021 ho giocato al di sopra dei miei standard e per ripetermi dovrò farlo di nuovo. Non c’è un altro modo”. Il murciano, che vincendo il titolo sarebbe diventato il primo a trionfare per due anni di fila dal 2008 (quinto successo consecutivo di Federer), può comunque vantare uno stellare record di 24 vittorie in 26 partite Slam dallo US Open 2022 a oggi.